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Firenze, il Pd è terrorizzato da Schmidt: crociata per le dimissioni

Christian Campigli
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C'è un olezzo acre in città. L'odore della paura di perdere Firenze. Il Pd, a corto di idee e di proposte, con un candidato debole e un avversario determinato e brillante, ha avuto la brillante idea di riproporre la patetica versione del partito abbigliato da maestrina dalla penna rossa. E così i dem hanno deciso di raccogliere 600 firme per chiedere le dimissioni del direttore Eike Schmidt dal museo campano di Capodimonte. L'iniziativa è stata presa dopo che lo storico dell'arte ha ufficializzato l'intenzione di chiedere l'aspettativa, per poter seguire la campagna elettorale che lo vede alla guida della coalizione di centrodestra. 

 

 

"Ricordo ai più distratti - ha affermato Gennaro Acampora, capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale di Napoli - che il direttore Schmidt non è un professore universitario, bensì un cittadino con contratto a tempo determinato, nominato dal governo di centro-destra per ricoprire un ruolo di grande prestigio che, evidentemente, reputa meno importante di una campagna elettorale personale. Non è una questione di libertà, principio per il quale il Partito Democratico si è sempre battuto, ma di opportunità e rispetto verso i cittadini ed una delle strutture verdi e museali più importanti del Paese. Anche per questo la nostra mobilitazione è solo all'inizio". 

 

 

Pronta la risposta dei conservatori. "Il Pd è alla frutta. Stanno provando in tutti modi a negare ad Eike Schmidt di godere dei diritti di candidarsi sanciti dalla Costituzione - ha ricordato il deputato di Fratelli d'Italia Michele Schiano di Visconti -. E come sempre la sinistra predica bene e razzola male. L’aspettativa dall'incarico di cui usufruirà il direttore di Capodimonte è prevista dalla legge e ne sta usufruendo lo stesso sindaco del Pd di Napoli Gaetano Manfredi. Come sempre la sinistra pur di tutelare i propri interessi riesce persino a negare i meriti di un museologo di fama mondiale come Schmidt. La verità è che la sinistra ha paura di perdere. Il centrodestra, a differenza loro, sa valorizzare il merito è catalizzare così personalità di livello". 

 

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