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Medio Oriente, l'allarme di Antonio Tajani: "C'è il rischio escalation"
In Iran la vita scorre normalmente mentre il mondo attende un «imminente» attacco del regime degli ayatollah contro Israele in rappresaglia per il bombardamento del consolato persiano a Damasco. Il Medio Oriente è in allerta dall’attacco del 1 aprile attribuito a Israele in cui sono morti alti esponenti della Guardia rivoluzionaria e dalle minacce di ritorsioni contro lo Stato ebraico.
«Purtroppo la situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono». L'ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sulla situazione in Medio Oriente a margine degli Stati generali dell’Economia organizzati da Forza Italia a Milano. «Ho parlato per un’ora con il ministro degli Esteri dell’Iran e l'ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il Mar Rosso. Mi è stato detto - ha riferito Tajani - che gli Houthi non attaccheranno i mercantili che non portano armi a Israele».