Conte strappa e molla Emiliano in Puglia, Schlein furiosa: è scontro totale
Giuseppe Conte strappa. Dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto Bari e non solo, con nelle ultime ore l'arresto col fratello Enzo di Alfonso Pisicchio, commissario dell'Arti (Agenzia regionale della tecnologia) ed ex assessore in Comune e poi in Regione, il leader del M5S arriva nel capoluogo pugliese e in conferenza stampa annuncia: "Lasciamo i nostri posti in giunta, rimettiamo tutte le deleghe. Rinunciamo agli incarichi pur di cambiare le cose". Rosa Barone dà le dimissioni dall'assessorato al Welfare, Cristian Casili lascia la poltrona di vicepresidente del Consiglio regionale, Grazia Di Bari molla la delega alla Cultura e i consiglieri escono dalla maggioranza. Conte spiega così la scelta davanti ai microfoni: "Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non facciamo sconti a Giorgia Meloni e soci e alle forze che operano all'interno del nostro campo politico. Vogliamo dare un'assoluta scossa, è il momento di fare pulizia, tabula rasa. Oggi vediamo qui a Bari dilagare le erbacce della cattiva politica. Si sta estendendo la zona grigia e, quando c'è questo, non ci può essere il M5S".
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Il presidente del Movimento lancia poi l'idea di un Patto per la legalità per dire no ai candidati 'impresentabili', chiedere più trasparenza e zero conflitti d'interesse, che consegna subito dopo a Michele Emiliano. "L'amministrazione regionale - assicura il governatore - è schierata sin dal primo giorno contro ogni forma di malaffare, contro le mafie, sempre pronta a denunciare irregolarità, a trasmettere in Procura notizia di ogni situazione opaca, è costante nel costituirsi parte civile nei processi". E poi ancora: "Le parole di Conte in tema di legalità arrivano coerenti con quello che noi siamo sempre stati e siamo tuttora. Sono corrispondenti ai valori che hanno ispirato la mia intera vita all'interno delle istituzioni. Il Partito democratico, con Elly Schlein in testa, lavora incessantemente per praticare questi principi". La segretaria dem rende nota la sua "forte irritazione" per le vicende giudiziarie emerse in questi giorni. Schlein chiede "massimo rigore e atti concreti al Pd pugliese che ci sta già lavorando, e al Presidente Michele Emiliano di aprire un netto cambio di fase in Puglia". Già nei giorni scorsi a Bari Schlein aveva detto che "bisogna tenere lontani trasformisti e interessi sbagliati, e che serve rispetto per la comunità democratica fatta da tanti amministratori e militanti che hanno gli anticorpi per scardinare la cattiva politica".
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E non solo. Il leader di Sinistra Italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, chiede uno sforzo in più ai vertici della Regione: "È arrivato il momento che il presidente Emiliano produca un'iniziativa di discontinuità. Da noi nessun ultimatum ma non si può far finta di niente. Bisogna discutere del tema e farlo sottraendolo allo scontro elettorale". Mentre il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Riccardo Foti, attacca: "In Puglia i fatti investono direttamente e indirettamente anche la giunta Emiliano e quindi anche e soprattutto il Pd. Occorre voltare pagina e soprattutto rendersi conto che il sistema del trasformismo non paga. Portare la gente da destra a sinistra è una campagna acquisti ma non è politica".
A proposito di urne, la spallata di Conte arriva dopo l'onda lunga delle polemiche con il Pd legate alla corsa per le elezioni comunali di Bari e l'annullamento di fatto delle primarie fra Vito Leccese, sostenuto dai dem, e Michele Laforgia. Un nome, quest'ultimo, su cui il presidente M5S insiste: "Sarebbe una follia oggi abbandonare questa candidatura. Anzi, le ragioni per sostenere Laforgia si rafforzano ancora di più. E invito tutte le forze politiche a fare un supplemento di riflessione. Credo che Laforgia sia l'unico candidato che possa veramente rilanciare" Bari. Un messaggio chiaro in bottiglia spedito in direzione Nazareno.