Def in Consiglio dei ministri. Opposizioni: no a documento senza cifre
Non un Documento di economia e finanzia privo di una vera analisi dell’impatto delle misure previste, ma contenente solamente le stime tendenziali. Alla vigilia del Consiglio dei ministri che, convocato per martedì mattina, dovrebbe varare il Def, l’opposizione avvisa l’esecutivo sulle indiscrezioni che girano sul contenuto del testo che uscirà dal Cdm. Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Pd ed ex sottosegretaria all’Economia, ricorda che «il contenuto del Documento di economia e finanza non è un optional, non è una scelta del governo di turno. È disciplinato per legge. Un DEF »leggero«, senza parte programmatica, sarebbe quindi semplicemente contro la legge. Davvero il governo vuole spingersi a tanto?». Dello stesso avviso anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra: «Mai, ripeto mai, un governo non aveva pubblicato con chiarezza ed esattezza nel Def gli obiettivi sui conti dello Stato - spiega Fratoianni - E così facendo non farà capire agli italiani le dimensioni della manovra economica. E questi accade solo perché la destra al governo non vuole far sapere agli italiani prima delle elezioni europee che finora ha fatto solo bluff».
Per Bonelli «è una manovra politica che gioca con il bilancio di milioni di famiglie italiane, lasciandole all’oscuro su come il Governo intenda onorare impegni presi in passato, come il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote». Ma Alessandro Cattaneo, di Forza Italia, in mattinata a L’Aria che Tira aveva assicurato che «I numeri del Def ci saranno, ovviamente saranno numeri con gli aggiornamenti che verranno rinviati al secondo semestre. Questo Governo ha una grande attenzione per i conti pubblici, a cominciare dalle follie del Superbonus 110 dove abbiamo messo una pezza: sia il Def che tutti I provvedimenti economici sono improntati a mantenere un ordine che ci rende credibili per l’Europa e i mercati finanziari».