Sondaggio post Bari, quanti voti si spostano. Pd-M5s: cambiano gli equilibri
Lo scontro sull'iter del possibile commissariamento, la bufera per i racconti imbarazzanti del governatore Michele Emiliano. La nuova inchiesta sui voti comprati in due piccoli comuni. La grana pugliese affossa il Pd e fa esplodere il campo largo varato in Sardegna con il Movimento 5 stelle, con Giuseppe Conte che si è tirato fuori dalle primarie per le comunali a Bari e ha staccato la spina all'alleanza coi dem. A fotografare lo stato di salute del centrosinistra è un sondaggio Dire-Tecnè realizzato con interviste effettuate tra il 4 e il 5 aprile. Insomma, con il caso Maurodinoia ancora caldo.
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Quanto pesa la grana pugliese sulle intenzioni di voto? Il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, resta saldamente al comando con il 27,4%, invariato rispetto a due settimane fa. Segue il Pd che al 20,2% che perde uno 0,3. Al terzo posto il Movimento 5 stelle: il partito di Conte guadagna uno 0,3 e sale al 15,9%. Insomma, quello che perde Schlein lo guadagna Conte.Forza Italia è al 9,4% (+0,1), mentre la Lega è stabile al 7,8%. Calano leggermente Avs al 4,1% (-0,1), Azione al 3,8% (-0,2) e Italia Viva al 3,2% (-0,1). In crescita +Europa al 2,9% (+0,1).
Il 53,5% degli elettori non ha fiducia nel governo Meloni, percentuale in salita dello 0,2 rispetto a due settimane fa. Diminuisce la percentuale di chi ha fiducia nell’esecutivo, che perdendo lo 0,1% si attesta al 39,8. Non sa il 6,8% (-0,1). La premier resta stabilmente in testa nel gradimento dei leader staccando il secondo in classifica, Antonio Tajani, che continua a recupera terreno. A seguire Conte davanti a Schlein.
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I numeri. Meloni è al 43,7% dei consensi, perde lo 0,1 rispetto a due settimane fa. Il segretario di Forza Italia continua a guadagnare: +0,2% per Tajani che sale al 34,7. Sul gradino più basso del podio c’è Conte, al 30,5% (-0,1). Seguono Schlein al 29,9% (-0,2); Matteo Salvini scende al 28% (-0,3); Emma Bonino sale al 24,2% (+0,2). Maurizio Lupi di Noi Moderati è al 23% (-0,2). Poi Carlo Calenda con il 20,5% (-0,3), Angelo Bonelli con il 15,9% (+0,2), Nicola Fratoianni con il 15,7% (+0,1). Chiude Matteo Renzi, stabile al 15,1%.