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Elly Schlein: "Da Conte una sberla". Bari manda in frantumi il campo largo
Il caso Bari fa implodere il campo largo. Elly Shlein è nel capoluogo pugliese dove si celebra la fine dell'alleanza con il Movimento 5 stelle nata in Sardegna sulla scia delle inchieste e dell'iter di commissariamento del comune. La segretaria lancia Vito Leccese per le prossime amministrative: "Una persona perbene, specchiata, che si è sempre messa al servizio della comunità". Ma il convitato di pietra è Giuseppe Conte: "Io sono qui con voi perché a differenza di altri, io mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, ha deciso senza cercare una soluzione perché così aiuta la destra".
Ieri il leader grillino ha detto stop alle primarie del centrosinistra per il voto barese di fatto facendo crollare un asse elettorale già scricchiolante. "Forse chi ha iniziato a far politica direttamente da Palazzo Chigi, non ha dimestichezza con il lavoro e lo sforzo collettivo della comunità, ma si deve avere rispetto, e far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a chi si stava preparando per queste primarie, alle persone perbene che volevano andare a votare", tuona Schlein. "Non è accettabile. Così come non accetto il pregiudizio che chi abita a Bari Vecchia non possa esprimere un voto libero", ha detto intervenendo dal palco di piazza Umberto a Bari.
: "Certe situazioni vanno affrontate non solo nel Pd, ma in tutti i partiti. Il Partito Democratico ha gli anticorpi per affrontarle soprattutto qui in Puglia. È una battaglia che esiste in tutta Italia. Il nostro è un partito che non ha un proprietario. Non ha una famiglia che lo controlla. Non ha sponsor che pagano e controllano il partito. È un partito vero, fatto da centinaia di migliaia di iscritti che democraticamente partecipano e si indignano quando qualcuno sbaglia, e quando qualcuno sbaglia lo cacciamo". Insomma, nessun mea culpa sulle inchieste, anzi Schlein la butta in tribuna attaccando gli altri partiti.