guerra in ucraina
Salvini fa chiarezza su Macron: "Non ce l'ho con lui ma no soldati al massacro"
Emmanuel Macron ha affermato che valuterà la possibilità di inviare truppe a Kiev e ha diviso, così, il mondo della politica. Matteo Salvini si è detto contrario e, in occasione dell’evento «Winds of change - Towards a Europe of cooperation», ha scandito: "Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio Paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso. Le parole di Macron rappresentano un pericolo per il nostro Paese e per il nostro Continente. Il problema non sono mamma e papà, ma i guerrafondai come Macron. Io non voglio lasciare ai nostri figli un Continente pronto a entrare nella Terza guerra mondiale". Ora, il vicepremier è tornato sul tema caldo e ha chiarito quali fossero le sue intenzioni.
All'origine dell'intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti c'è il bisogno di non alimentare una guerra che è già pericolosissima per gli equilibri mondiali. "Non ce l’ho con Macron, ma se nell’anno di grazia 2024 parli di inviare soldati al massacro fuori del tuo Paese, smentisci la natura per cui è stata creata la Comunità europea": così il leader della Lega ha fatto luce su quanto affermato ieri in merito all'ipotesi di inviare soldati in Ucraina. Salvini ha parlato presso la scuola di formazione politica della Lega a Palazzo Rospigliosi, a Roma e ha aggiunto: "Non parlo di Ue, ma di comunità europea: noi siamo una comunità, non una marmellata dove contano banchieri e potenti".