verso il voto
Renzi, Bonino & Co. pronti alla lista comune. E Calenda balla da solo
«Quante volte ho pensato nella vita, Voglio fare quello che mi va, Poi le semi sfuggivan tra le dita, E arrivava la realtà». La voce è quella dell’immortale Vasco Rossi, ma il testo potrebbe essere scritto da Carlo Calenda, l’esuberante leader di Azione, a cui da un po’ di tempo, non gliene riesce più una. Per dire, che in Basilicata, gli amici del fu campo largo non gli rispondono neanche più («ti telefono o no, ti telefono o no... ho il morale in cantina», a proposito di altre citazioni). E a Roma, Emma Bonino potrebbe consumare la sua vendetta, dopo un anno e mezzo dal "torto" subito.
Antefatto, siamo nell’estate del 2022, è caduto il governo Draghi, vigilia delle elezioni politiche anticipate. Enrico Letta, già molto vicino alla canna del gas, mette in piedi una piccola alleanza, quel che c’è c’è, basta che non ci sia Matteo Renzi. L’accordo viene scritto direttamente dalla penna del Vasco Rossi de noantri, alias Carlo Calenda, e tiene insieme il Pd, i Verdi con la sinistra di Fratoianni, Azione e Più Europa.
Al termine della conferenza stampa di presentazione, l’incontenibile sor Carlo si avventa sulle guance dell’algido segretario dem e della leader radicale, quasi per testimoniare la sua fedeltà. Passano poche ore, e come d’abitudine, Calenda cambia idea, si inventa una scusa e manda in frantumi l’accordo con il Nazareno. A quel punto, il leader di Azione bracca Renzi, e così, nel giro di 48 ore nasce la federazione del terzo polo. Anche quella durata il giusto, nonostante un incoraggiante 7,8% riscosso alle elezioni, e sempre per le famose intemerate di sor Carlo, che ad un certo punto si scoccia dell’ ingombrante ex sindaco di Firenze, e decide di proseguire la navigazione da solo. Immaginando di potersi ritrovare alle elezioni europee con Emma Bonino, l’amica così platealmente ‘tradita’ nel 2022. È che purtroppo per Sor Carlo, non sta andando esattamente così. Come in una sorta di nemesi, quelli che in passato hanno avuto a che fare con lui, ora stanno provando a mettersi insieme, e magari come i compagni del Nazareno, anche loro hanno smesso di rispondergli al telefono. La notizia è infatti che alla fine sta nascendo la famigerata lista di scopo sugli Stati Uniti d’Europa che metterà insieme Più Europa, Italia Viva, i Libdem di Andrea Marcucci, i socialisti e Volt. Ovvero senza Azione, che ha fatto di tutto prima per escludere Renzi e poi per far fallire comunque il progetto. Sottovalutando la memoria lunga della donna che è stata per una vita a fianco di Marco Pannella, altri tempi, altro spessore. La decisione sembra ormai presa, suggellata da una serie di incontri, definiti positivi dagli organizzatori. Pronti anche una serie di bozzetti per la lista, che avrebbe l’indicazione «Per gli Stati Uniti d’Europa», con i simboli dei cinque partiti aderenti. Ancora nessuna certezza sulle candidature (se Renzi deciderà di candidarsi in una sola circoscrizione o farà un passo indietro), che saranno affrontate la prossima settimana, ma potrebbe tornare in auge il nome dell’economista Cottarelli. Insomma per sor Carlo è tempo di un’altra canzone, Emma Bonino in versione Shakira potrebbe sussurargli: «Ti atteggi tanto da campione. E quando avevo bisogno dite, hai dato la tua versione peggiore».