Elezioni Abruzzo, Meloni lancia la volata a Marsilio e spazza via l'effetto Sardegna
Nessuna paura di un possibile effetto Sardegna, anche perché "ancora non si è capito bene neanche come è finita" tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu. Giorgia Meloni arriva in Abruzzo e si dice "molto ottimista" in vista delle elezioni regionali in programma domenica. La leader di Fratelli d’Italia, dopo una prima tappa a Teramo, si presenta a Pescara con tutti gli alleati del centrodestra - da Matteo Salvini ad Antonio Tajani, passando per Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa - per tirare la volata al governatore uscente Marco Marsilio, che nel 2019 conquistò la prima Regione per FdI. "Cinque anni fa ha fatto un'impresa, a me piacerebbe oggi ne facesse un'altra, diventare il primo presidente nella storia dell'Abruzzo a essere confermato per un secondo mandato. Lo merita perché ha fatto un lavoro straordinario, molto difficile. Lo conosco da tanti anni, la sua serietà, competenza, dedizione non sono in discussione", dichiara Meloni dal palco, mentre la pioggia bagna i presenti in piazza.
La sinistra già si spacca su D'Amico: "Contraddizione cruciale" sull'utero in affitto
Il maltempo le offre l'assist per ricordare che pioveva anche l'ultima volta che è stata a Pescara, "è successo quando c'erano le elezioni politiche e io sono diventata presidente del Consiglio. Quindi se piove tutto sommato non sarà una cattiva cosa". "Noi non veniamo qui in Abruzzo a candidare un signore che ci chiede di non presentarci in campagna elettorale perché si vergogna - evidenzia quindi il premier, in riferimento al candidato del campo largo Luciano D'Amico -. Noi veniamo qui insieme e ci mettiamo la faccia perché stiamo insieme per scelta, non per interesse". "Giuseppe Conte dice che non è alleato con Matteo Renzi, Renzi dice che non è alleato con Conte, poi arriva Carlo Calenda e dice che sulle alleanze stanno dicendo un sacco di balle. Sono tutti alleati, ma si vergognano a dirlo", "il centrodestra compie quest'anno 30 anni, stiamo insieme e insieme governiamo la nazione e molte Regioni. E lo facciamo bene perché la nostra visione di fondo è compatibile. Abbiamo le nostre sfumature, che sono un valore aggiunto, ma sappiamo quale Italia vogliamo costruire".
"Gravissimo". Meloni non si tiene sul dossieraggio e i legami con la stampa
Meloni sottolinea quindi il "contesto non facile" in cui si trova a operare il governo, "lo stiamo affrontando con risultati che ci incoraggiano ad andare avanti e che sono anche figli della nostra compattezza. In Italia ci sono due realtà, quella che raccontano i giornali di sinistra, che in realtà è un racconto dei loro sogni notturni in cui noi stiamo sempre a litigare e per questo andremo presto a casa, poi c'è la realtà dei fatti. E questo è un governo che procede veloce nelle sue decisioni". "Spero che nel riconfermare Marsilio ci darete ancora una volta la testimonianza del vostro sostegno - conclude il presidente del Consiglio rivolgendosi alla piazza pescarese -. Ricordatevi sempre che non c'è niente che ci fa paura, fino a quando ci saranno gli italiani a sostenerci possono fare tutto quello che vogliono, ma noi non molleremo mai". Messaggio spedito anche in vista di giugno, quando arriverà l'appuntamento con le elezioni europee. "Sono il vero timore di tutti, che questa maggioranza possa essere confermata. Succederà di tutto. C'ho l'elmetto, ho già messo l'elmetto. E vinceremo anche questa battaglia, ma intanto partiamo dall'Abruzzo", rimarca Meloni.