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Foto dei ministri insanguinati al corteo per la Palestina

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Luigi Frasca
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Dopo la busta con tanto di proiettili inviata al senatore della Lega Gian Marco Centinaio la lista delle minacce a esponenti del governo si arricchisce. Ieri durante la manifestazione a Milano a favore della Palestina in mezzo al corteo sono spuntate le sagome dei ministri del governo e del premier Meloni che stringe la mano a Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano. Tutte le sagome avevano delle orme di mani insanguinate addosso. Durante la manifestazione si sono registrati attimi di tensione, con lancio di uova e sassi contro le forze dell’ordine intervenute per bloccare il tentativo di un gruppo di manifestanti di deviare dal percorso autorizzato per raggiungere la sede del Consolato statunitense in via Turati. Il gruppo, tra cui alcuni manifestanti con il volto coperto, ha tentato di forzare il cordone della polizia in Piazza della Repubblica per imboccare via Turati.

Sono state lanciate delle uova contro gli agenti, che hanno reagito, determinando l’arretramento degli antagonisti. In piazza Principessa Clotilde, poi, un altro gruppo di manifestanti ha danneggiato le vetrine di un supermercato e lanciato sassi contro una vettura della polizia locale, frantumando il vetro posteriore dell’auto. Un agente è rimasto ferito ed è dovuto ricorrere alle cure mediche. Nella stessa circostanza sono state danneggiate anche due auto della guardia di finanza. Dal profilo Instagram di Matteo Salvini viene rilanciata la foto che ritrae la sagoma del volto del leader della Lega anche lui, come gli altri, con delle mani insanguinate a ornargli il volto. «Corteo Palestina. Sagoma di Matteo Salvini con vernica rossa a Milano. Seminatori di odio. Predicano "pace" ma diffondono odio e violenza accarezzando i terroristi di Hamas. Senza vergogna». Insomma da sinistra fanno polemiche sulle violenze da parte delle forze dell’ordine senza prestare troppa attenzione alle violenze dei loro sostenitori. Non è un caso se, fino ad ora, non è arrivato nessun messaggio di solidarietà al ministro Nordio.

E sempre ieri alla fermata metro Salvador Rosa di Napoli è comparsa una scritta di condanna a morte all’indirizzo del ministro della Giustizia Carlo Nordio (Nordio a morte). Un messaggio che il capogruppo della Lega alla Regione Campania Severino Nappi ha definito «inquietante» e «farneticante», una scritta «di matrice anarchica che ci catapulta in un clima da anni di piombo» che lo stesso Nappi ha già annunciato di aver provveduto a denunciare alle autorità competenti. «Al Guardasigilli - aggiunge Nappi - massima vicinanza e solidarietà, con la speranza che gli autori di queste vili minacce vengano immediatamente individuati e assicurati alla giustizia, e un invito a certi rappresentanti istituzionali campani ad abbassare i toni e a non utilizzare più un linguaggio da lotta armata». Nappi però non è il solo ad aver inviato la sua solidarietà. «Voglio inviare un messaggio di solidarietà al ministro Nordio per le minacce che ha ricevuto a Napoli. Lo sosteniamo nella sua battaglia per la giustizia», ha detto il leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando al congresso del partito azzurro. Oggi a Roma si replica. È stata infatti indetta una manifestazione per la Palestina. Lo slogan è «Contro le vostre manganellate» ed è prevista per le 18.30 in piazza Beniamino Gigli a Roma vicino al Ministero dell’Interno.

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