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Massimo D'Alema e compagni, un sabato da comunisti a Firenze

Gianfranco Ferroni
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Quei ragazzacci della Fgci si ritroveranno a Firenze nella giornata di domani, sabato. La Federazione giovanile comunista italiana ha chiamato a raccolta tutti i protagonisti di ormai antiche battaglie politiche, da Massimo D’Alema a Gianni Cuperlo, senza dimenticare Pietro Folena, per una "zingarata" in terra toscana sotto il titolo di «Allonsanfàn.

Reunion Fgci ’70/’80. Quella nostra spinta per cambiare il mondo», al Tuscany Hall, in lungarno Aldo Moro, evocando il film del 1974 di Paolo ed Emilio Taviani. Cinque i temi, preparati a lungo dagli stagionati militanti: «Eppure, studenti e studentesse che lotte!», «Eppure, le ragazze comuniste: emancipazione, doppia militanza, taglio del femminismo», «Eppure, l’ambientalismo: dall’occupazione dell’Isola di Capraia al referendum contro il nucleare», «Eppure il mondo intero: internazionalismo, cooperazione, disarmo, pace», «Eppure, abbiamo imparato a fare: analizzare, connettere, organizzare».

Insomma, brevi cenni sull’universo, perfetti per prepararsi alle prossime elezioni europee, specie che ora alla segreteria del Pd c’è Elly Schlein. In città ancora ci sono vecchie storie di partito da evocare, con tante ruggini e mal di pancia, e infatti su Firenze Post si legge, per esempio, dopo aver parlato dei big del Pci, «come non ricordare altri ragazzi cresciuti nella Figc, assessori di Palazzo Vecchio nel 1989 (Michele Ventura, Bassi, Cantelli), pronti a varare un piano regolatore nuovo per Firenze (la variante Fiat-Fondiaria), "sgambettati" all’ultimo minuto, prima dell’approvazione in consiglio comunale, da una telefonata di Achille Occhetto (il segretario che cambiò nome al Pci con la svolta della Bolognina): capace di bloccare tutto, fino a impantanare lo sviluppo sostenibile della città, per un miope calcolo ambientalista». I maligni dicono che saranno pochi i partecipanti alla kermesse di Firenze ad arrivare con mezzi pubblici e biciclette, «la maggior parte si presenterà con auto blu e scorte». Una volta erano ragazzi...

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