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Elly Schlein, il presidio alla Rai è un fiasco: tutti politici e qualche militante

Angela Barbieri
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La battaglia alla presunta «Telemeloni», il nuovo spauracchio inventato da Elly Schlein dopo quello sul pericolo fascista, riavvicina Partito democratico e Italia Viva, ma segna un nuovo solco con i Cinque Stelle. Al presidio davanti alla Rai voluto dalla segretaria Elly Schlein per difendere l’indipendenza del servizio pubblico partecipa a sorpresa Maria Elena Boschi, vicepresidente della Vigilanza Rai ma, soprattutto, numero due di Italia Viva. Una presenza inattesa: gli esponenti dei due partiti, per non dire dei leader, sono da tempo distanti nonostante siano collocati entrambi nel perimetro delle opposizioni. Nonostante questo, Boschi non ha esitato a esordire dicendo: «Dobbiamo dire grazie a Elly Schlein per ha scelta forte, libera e coraggiosa». Parole sottolineate con un applauso convinto dai partecipanti al sit in, circa 500 per gli organizzatori. Praticamente tutti politici e militanti di partito.

 

Presenti, assieme al Pd e Iv, anche Più Europa con il segretario Riccardo Magi, Avs con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli e Psi con Enzo Maraio. Se Italia Viva scende in piazza con i dem, un altro pezzo del centro moderato resta a casa: Carlo Calenda non ha partecipato al presidio: «Mica siamo al liceo Tasso», la ragione addotta nei giorni scorsi.

Per il leader di Azione, infatti, il luogo in cui i partiti devono portare avanti le loro battaglie rimane il Parlamento, come ripete da tempo. Annunciata anche l’assenza di Giuseppe Conte e del M5S. L’ex premier si è soffermato in un post di qualche giorno fa su un’iniziativa che ha definito «ipocrita» dato che «la governance Rai è assoggettata al controllo del governo, oltreché della maggioranza di turno, grazie alla riforma imposta dal Pd renziano del 2015».

 

Un’assenza, quella del M5S, che non sembra preoccupare i dem, stando almeno alle parole dell’esponente del Nazareno Marco Furfaro: «L’importante è che ci siano le forze sociali e centinaia di cittadini in carne e ossa», sottolinea il dem: «Non voglio ridurre il dibattito a un confronto tra le opposizioni. Se Conte non c’è oggi, ci sarà domani . L’avversario è Giorgia Meloni». A Schlein i partecipanti al sit in dedicano una canzone. Appena scesa dal palco improvvisato di una panchina , tra l’altro condivisa con Sandro Ruotolo, Schlein è stata accompagnata fuori dal presidio dalle note di Bella Ciao. 

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