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Omnibus, sul caso Salis altre bordate dei magistrati al governo: “Non è vero che…”
Sul caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, si consuma un nuovo scontro tra le toghe e il governo. A parlare nel corso della puntata del 7 febbraio di Omnibus, su La7, è il presidente dell’associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia: “Non si tratta di dire ai magistrati ungheresi assolvete o scarcerate, ma sulle condizioni carcerarie è compito dell’esecutivo, non c’entra nulla l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Non è vero che anche da noi capita che imputati vengano portati incatenati ai polsi e ai piedi. È capitato 40 anni fa e non in quel modo, non davanti a un giudice, da noi si sta davanti al giudice in libertà. Questo non c’entra nulla con autonomia e indipendenza, sono norme penitenziarie. Invito a non richiamare autonomia e indipendenza per farsi schermo”.
Santalucia ha poi proseguito nella sua intemerata contro l’esecutivo, partendo dalla gestione della detenuta italiana: “All’interno dell’Unione europea condizioni inumane e degradanti devono essere immediatamente accertate e su quanto abbiamo visto non può dirsi capita anche da noi, non capita”. Nuovo capitolo dello scontro tra Anm e il governo, le repliche certamente non tarderanno.