velocità ridotta
Limite a 30 chilometri orari, ora si muove il governo. L’ultimatum alla sinistra
Da Bologna a tutta Italia: la polemica sul limite di velocità imposto nel capoluogo emiliano (30 km/h) dal sindaco a tinte Dem si è capillarizzata in tutta la penisola, convergendo in uno scontro ideologico tra maggioranza e opposizione. E se per il primo cittadino Matteo Lepore “il bilancio del nuovo limite” fissato a partire dal 16 gennaio scorso “risulta già positivo”, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami – intervistato dal Corriere della Sera – schierandosi dalla parte dei cittadini furiosi per il caos automobilistico generato in città, ha annunciato che entro la fine di questa settimana verrà emanata la direttiva sulle zone a 30 chilometri orari. Aggiungendo anche, muovendosi controcorrente rispetto a quanto asserito dal sindaco Lepore, quanto appaia “pretestuoso riportare dopo sole due settimane un calo degli incidenti”.
Insomma, la questione è ancora più che mai aperta e nei prossimi giorni si delibererà sul da farsi rispetto a un provvedimento – partorito dalla giunta di centrosinistra guidata dal sindaco del Partito Democratico - che ha imbottigliato il traffico bolognese. Secondo quanto riportato da Il Giornale, nelle ultime ore si starebbe paventando l’ipotesi per la quale il Comune di Bologna scelga di tirare dritto per la sua strada, mantenendo nonostante le proteste il divieto di scollinare oltre i 30 km/h sul 70% delle vie urbane. Ma il viceministro Bignami è pronto a dare battaglia, lanciando un ultimatum per il quale nel caso in cui i Dem “decideranno di mettersi contro la legge il ministero non potrà far altro che disapplicare le delibere del Comune”.
Nell’eventualità si configurerebbe una presa di posizione forte da parte del governo di centrodestra, conscio però del danno arrecato ai cittadini dalla misura in ottica green del sindaco di Bologna, che nel frattempo ci ha tenuto a rivendicare quanto stabilito. “La Città 30 era un punto del mio programma. In questi anni ho incontrato i cittadini nei quartieri e ovunque tutti mi chiedevano più sicurezza sotto casa propria, per i propri figli. Magari non sono disposti ad andare più piano loro, ma è una questione fondamentale per un sindaco. Ho preso un impegno anche con i familiari delle vittime, è un impegno etico che vale più della campagna elettorale per le Europee”. A corredo delle sue parole un dato significativo: rispetto alle stesse due settimane del 2023, si è registrato un -21% di incidenti a Bologna. Dall’altra parte, la replica di Bignami è legittima: è ancora troppo presto per tentare bilanci.