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Pd, anche l'ala sinistra del partito molla Schlein: l'addio che fa scalpore

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Massimiliano Smeriglio lascia il Partito democratico. “Ho deciso di fare una scelta difficile,  coerente con la mia storia e con le posizioni assunte in parlamento, lasciare la delegazione Pd e dedicarmi al rafforzamento di una alleanza per la giustizia climatica e sociale e un’Europa soggetto di pace”, l’annuncio dell’europarlamentare dem, che prende le distanze dalla guida di Elly Schlein. E in un’intervista al Manifesta spiega meglio i retroscena di tale scelta: “Con Schlein c’è stato un dialogo, credo dovessero fare delle verifiche, poi più nulla. Non nascondo un dissenso politico importante, ma in un grande partito non dovrebbe essere un problema. C’è una assenza di agibilità determinata da logiche territoriali autoreferenziali. Sempre le stesse. Prendo atto, con disappunto, dell’indifferenza verso il lavoro svolto e l’imbarazzo per le battaglie fatte. Soprattutto quelle ambientaliste e pacifiste”. 

 

 

“Il tema è - sottolinea Smeriglio - come ricostruire la credibilità. Manca, nel campo democratico, una discussione sul profilo politico culturale e programmatico. Una riflessione critica sui dieci anni di governi tecnici, di unità nazionale, di tutti che hanno governato con tutti e che hanno determinato una profonda modificazione del Paese gonfiando le vele della destra estrema. Per molti, noi siamo l’élite e la destra il popolo, non è solo un tema di percezione. Per questo con European green party e Left ho votato contro il ritorno al vecchio Patto di Stabilità pre-pandemia che strangola persone e enti locali”.

 

 

“Sono arrivato in orbita Pd, da indipendente, con Piazza grande, movimento che coordinavo e che ha accompagnato Zingaretti alla segreteria. Ho accettato quella sfida per modificare le forme dell’organizzazione politica, spostando l’asse a sinistra. Molta gente ci ha creduto. Quella stagione è finita malamente, con le dimissioni incomprensibili di Zingaretti motivate da giudizi durissimi sulla natura irriformabile del Pd a cui è seguito solo silenzio”, la chiosa polemica di Smeriglio sul suo ormai ex partito.

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