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Nonostante lo sfacelo Schlein, il Pd resta il partito più pagato

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Pietro De Leo
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Il Ministero dell’Economia ha diffuso le cifre della ripartizione derivante dal gettito del 2x1000 per i partiti politici. Una certezza e qualche novità. La certezza è che, nel complesso, sono ancora pochi gli italiani che scelgono di aderire a questa formula, tanto che l’ammontare complessivo è di 24.058.168 euro, dunque una cifra non certo consistente ma comunque in crescita rispetto all’anno precedente, di circa 4 milioni. Se andiamo a guardare il numero dei contribuenti, non si arriva neanche a 2 milioni: 1.744.913, su un totale di 41.497.318. Numero non molto ragguardevole. La tabella si riferisce alle dichiarazioni 2023, anno di imposta 2022. Ebbene, al primo posto in quanto denaro destinato c’è il partito Democratico, che ottiene 8.118.192 euro, in crescita rispetto all’anno prima in cui aveva totalizzato 7.346.785 milioni. Al secondo posto si piazza poi Fratelli d’Italia, con 4.807.551 euro, che totalizza un cospicuo rimbalzo rispetto all’anno precedente, +1,7 milioni. Sempre all’interno dei partiti della coalizione, cresce Forza Italia, che da 581.373 passa a 618.377. Ha il segno meno, invece, la Lega, che da 1651.919 scende a 1.545.979 (sommando quanto destinato a Lega Nord per l’Indipendenza della Padania Premier).

Guardando invece alle opposizioni, poi, c’è un fatto nuovo ovvero il Movimento 5 Stelle. Il partito di di Giuseppe Conte infatti, rompendo la sua vocazione antisistema dell’epoca «grillina», aveva deciso di accedere al meccanismo del 2x1000. Come primo anno di «raccolta» segna 1.853.949. Poi ci sono i due tronconi del fu Terzo polo, che al di là delle effettive cifre di consenso incassano buone cifre. Italia Viva raccoglie 1.135.044, in aumento rispetto all’anno precedente in cui aveva totalizzato 973.345 euro. Azione invece scende, mantenendosi comunque sopra al milione di euro: 1.039.313 da 1.256.466 euro. Peraltro, i partiti di Renzi e Calenda totalizzano la cifra più alta di contributo pro-capite. Stavolta ad avere il primato, però, è il movimento di Calenda con 26,4%. Subito segue Italia Viva raggiungendo una media di 19,7%. Terzo posto per Forza Italia che vanta un contributo medio di 17,8%. Altro aspetto interessante, poi, è la presenza, fra i destinatari del 2x1000 anche di partiti che hanno una ridottissima presenza nello scenario, oppure che ci riportano ad altre epoche della nostra storia. È il caso, per esempio, di Italia dei Valori, il partito a suo tempo fondato da Antonio Di Pietro che ottiene la bellezza di 3553 contribuenti, per un totale di 46.940 euro. Ottiene dei fondi anche Possibile, il movimento fondato da Giuseppe Civati quando fuoriuscì dal Pd renziano: decidono di dargli un riconoscimento 23.634 italiani, per un totale di 246.874 euro. Più del Partito Socialista Italiano, scelto da 16.873 contribuenti per un totale di 178.422 euro. Fra i movimenti di nascita più recente, poi, va segnalato Sud chiama Nord di Cateno De Luca: raccoglie 204.532 mila euro, da parte di 38.638 contribuenti. e Lega per Salvini.

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