caso bologna

Bologna, a 30 km/h per il "canto degli uccellini". Salvini ridicolizza la sinistra

Lo hanno scritto davvero. "Ridurre la velocità delle auto di 20 km/h consente di dimezzare il rumore (circa -3 decibel) in prossimità delle corsie di marcia. E dare così più spazio ad altri suoni della città, come ad esempio il canto degli uccellini", si legge nel sito Bologna città 30 che illustra i vantaggi del limite di velocità a 30 km ora in vigore da martedì. A puntare il dito sul provvedimento del sindaco Matteo Lepore è il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini: "Il sindaco di Bologna ha deciso che in città si viaggia a 30 chilometri all’ora. Nel dispositivo ho letto che grazie alla riduzione di 20 chilometri orari del limite massimo si sentirà meglio il canto degli uccellini. Penso che il diritto al canto degli uccellini e all’udibilità del loro canto, debba essere contemperato con il diritto al lavoro di centinaia di migliaia di persone perché multare chi va a 36 chilometri all’ora non vuol dire tutela dell’ambiente", afferma il vicepremier parlando all’inaugurazione del collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Torino e la città. "A volte in Parlamento - aggiunge Salvini - ci troviamo a fare scontri ideologici anche sui ponti, gallerie e passaggi a livello. Non ci sono ponti sovranisti o europeisti, di destra o di sinistra, il ponte è un ponte, una ferrovia una ferrovia. Penso che la tutela dell’ambiente debba andare di pari passo con il diritto dell’uomo a vivere e lavorare".

 

  

Enigmatica la replica di Lepore: "Penso che il diritto al canto degli uccellini e all’udibilità del canto degli uccellini debba essere contemperato con il diritto al lavoro di centinaia di migliaia di persone". "Il Comune - chiarisce poi il sindaco - non dice di non prendere l’auto, anche se penso che a Bologna girino troppe auto", ma che "si può girare in auto andando più piano nelle strade a 30: si può tranquillamente andare al lavoro e si vedrà che la congestione migliorerà grazie ad una migliore fluidità del traffico", conclude. 

 

Per il Ministero dei Trasporti, tuttavia, il limite di 30 km/h in tutta la città di Bologna "non appare una scelta ragionevole perché i problemi per i cittadini (in particolare per i lavoratori) rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale che resta comunque una delle priorità assolute per il ministro Matteo Salvini", si legge in una nota del Mit, che spiega: "il dicastero di Porta Pia è pronto ad avviare un confronto immediato con l’amministrazione bolognese per verificare soluzioni alternative e prevenire forzature e fughe in avanti che poi rischiano di essere smentite anche dai giudici, come già successo a Milano a proposito dell’obbligo per i mezzi pesanti dei dispositivi per l’angolo cieco".