Mar Rosso, la ricetta di Tajani: "Serve missione navale europea"
«L’obiettivo è quello di prendere una decisione politica già lunedì nel Consiglio degli Affari Esteri a Bruxelles» su una «nuova missione navale europea che ingloberà la Emasoh Agenor, già operativa nello Stretto di Hormuz», in modo che «al più presto possa essere estesa al Golfo di Aden e arriverà nel Mar Rosso». L'ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione al Senato, dicendosi convinto che serva «una risposta europea alla crisi nel Mar Rosso». Sottolineando che occorre «rafforzare la presenza militare europea nell’area per tutelare la libertà di navigazione e dei traffici», Tajani ha spiegato che il piano elaborato dall’Italia insieme alla Francia e alla Germania prevede che «non sia una missione di attacco ma di difesa del traffico marittimo», ha aggiunto, spiegando che «le navi militari europee interverrebbero a tutela dei mercantili cui fanno da scorta». Sottolineando «l’esigenza dell’Unione europea di fare passi avanti nella difesa», Tajani ha detto che la missione navale europea ha come obiettivo quello di creare «un meccanismo di dissuasione per difendere il traffico marittimo in tutta l’area, fino a Suez».
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Poi il vicepremier ha sottolineato l'importanza di creare un sistema di difesa integrato a livello continentale. «L’Unione deve fare passi avanti nell’ambito della difesa europea» e il contesto attuale, con la crisi in Medio Oriente e nel Mar Rosso in particolare, lo dimostra. L'ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione al Senato, sottolineando che «l’obiettivo finale deve essere la creazione di un esercito europeo». Un esercito che, ha spiegato Tajani, debba poter «condurre missioni di pace e intervenire in tempi molto rapidi». In questo contesto, il titolare della Farnesina ha affermato che «non si può avere una politica estera europea se non c’è difesa europea. Vogliamo un’Europa che abbia un rapporto paritario con gli Stati Uniti e con la Nato. E vogliamo un deciso rafforzamento della cooperazione tra Unione europea e Natp, sempre più essenziale nell’attuale contesto internazionale».