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Elly Schlein cerca elettori in Svizzera: proposta del Pd per il voto all'estero

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Edoardo Romagnoli
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L’ultima idea del Pd in vista delle Europee: far votare i cittadini italiani residenti in Svizzera e nel Regno Unito. Forse una trovata per racimolare qualche voto in più in vista delle prossime elezioni magari facendo leva sulle origini della segretaria che è nata a Lugano. La proposta di legge è stata depositata al Senato a prima firma del dem Andrea Crisanti.

Ad oggi gli italiani all’estero possono votare per corrispondenza se sono iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) ma solo per le politiche. Mentre per le elezioni europee i cittadini italiani residenti all’estero possono votare solo se residenti in un Paese membro dell’Unione europea, sempre previa iscrizione all’Aire.

 

«Tale direttiva - si legge nella proposta di legge depositata a Palazzo Madama - volta ad assicurare la più ampia partecipazione alle elezioni per il Parlamento europeo, consentendo ai cittadini europei residenti in altro Stato membro di optare per la partecipazione all’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti allo Stato membro di residenza ovvero di esercitare il diritto di voto - in loco - per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti allo Stato di cui sono cittadini, non pregiudica la possibilità per il singolo Stato membro di estendere ulteriormente tale ultima facoltà anche ad altre categorie di cittadini residenti all’estero». Per il Partito democratico questa limitazione, seppur legata alla peculiare natura del voto per le elezioni europee, «ha visto indebolire la propria giustificazione».

 

Questo perché il numero dei cittadini italiani residenti in Stati che si collocano in Europa, nonostante non siano Paesi membri, e con l’Unione hanno stretti rapporti di cooperazione come nel caso della Confederazione Elvetica sono in continuo aumento. Mentre per quanto riguarda il Regno Unito, la Brexit si è riversata negativamente sia sui cittadini italiani già residenti nel Paese sia su coloro che hanno deciso di trasferirsi successivamente. E proprio la Svizzera e la Confederazione Elvetica sono i due Stati europei, non appartenenti all’Unione, con il maggior numero di italiani residenti; come viene rilevato dalle elaborazioni dell’Istat che aggregano, al 31 dicembre 2021, i dati ricavati dall’Aire. La Confederazione Elvetica con 648.320 cittadini italiani residenti è al terzo posto, mentre il Regno Unito con i suoi 439.411 italiani si piazza al sesto posto. Degli altri quattro Stati, su sei, due si collocano in America del Sud, Argentina e Brasile, e due nell’Unione europea, Germania e Francia.

«Alla luce dell’eccezionalità della situazione, come descritta, il presente disegno di legge intende ripristinare la facoltà dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito di esercitare il proprio diritto di voto per le elezioni europee senza dover uscire dal Paese ad estendere tale facoltà anche ai numerosissimi cittadini italiani residenti nella Confederazione Elvetica. Se è infatti vero che il connazionale può recarsi in Italia per votare presso il comune di iscrizione elettorale, va rilevato che ciò non è spesso possibile» si legge nel testo della proposta a prima firma del senatore Crisanti. Nel primo comma la norma chiede che i cittadini italiani residenti in Svizzera e nel Regno Unito possano votare in sezioni elettorali appositamente istituite nel territorio dei due Paesi. Nel secondo si individua il modo di reperire i 5 milioni di euro necessari per realizzare il progetto. Chissà se alla fine sarà utile a racimolare qualche voto in più.

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