Strumentalizzazione

Acca Larentia, Donzelli mette in riga la sinistra

È scontro sulla commemorazione della strage di via Acca Larentia a Roma, dove il 7 gennaio 1978 furono uccisi due militanti di destra a colpi di arma da fuoco. L’agguato fu rivendicato dai Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale, ma i responsabili non sono mai stati individuati. L’altra sera si sono ritrovati centinaia di manifestanti che hanno effettuato il saluto romano. La scena, che ha fatto il giro dei social, ha scatenato le opposizioni. A rimettere in riga la sinistra, però, ci ha pensato Giovanni Donzelli. Parlando ai microfoni de L'Aria che tira, il programma di politica e di attualità di La7, il deputato di Fratelli d'Italia ha chiesto alla giornalista che lo stava intervistando: "Ma che c'entriamo noi?", mettendo così a tacere le polemiche seguite all'adunata. 

 

  

 

"Quest'atteggiamento della sinistra in queste ore è frutto di una profonda ignoranza. Fratelli d'Italia non ha nulla a che vedere con quanto accaduto. I nostri parlamentari e i nostri esponenti erano presenti e saranno sempre presenti alla commemorazione ufficiale fatta dal Comune di Roma", ha spiegato Donzelli, per poi dare una lezione alle opposizioni: "Ricordo che si tratta di ragazzi di destra uccisi da estremisti di sinistra antifascisti. Hanno ucciso dei ragazzi, di diciotto e venti anni, che facevano solo attività politica". Ma il deputato di FdI non si è fermato qui ed ha lanciato un appello: "Io vorrei, in queste ore, chiedere spiegazioni al Partito Democratico, che ha nominato alla Corte dei Conti Degni, che ha difeso Toni Negri, il teologo del terrorismo di sinistra". E ancora: "Invece di chiedere spiegazioni a noi, chiediamo spiegazioni al Pd sul perché continua ad avere atteggiamenti ambigui verso le versioni di sinistra di quegli anni. Avremmo voluto sentire parole di condanna sulla strage di Acca Larentia, parole di solidarietà alle famiglie delle vittime".

 

 

Secondo Donzelli, infatti, ciò che più è risuonato nelle ultime ore, è stata una "strumentale e vergognosa polemica politica". "Nessuno ha ricordato che le vittime erano di destra e che i carnefici erano di sinistra. Stanno provando a far passare, per cento imbecilli, il ribaltone. Come se sotto giudizio dovesse essere la destra. Sotto giudizio, purtroppo, non sono andati gli assassini di Acca Larentia perché dal 1978 a oggi i colpevoli veri non sono stati individuati", ha aggiunto. Questa la conclusione: "Vi dirò di più: la mitraglietta che ha sparato ad Acca Larentia l'hanno ritrovata anni dopo in un covo delle Br. Se in quegli anni, invece di dare la colpa alle faide interne tra fascisti, si fosse indagato, forse avremmo risparmiato all'Italia degli omicidi drammatici delle Brigate Rosse. Riflettiamo su questo".