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Giustizia, primo ok per l'addio all'abuso d'ufficio. Anche Italia viva e Azione favorevoli

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Primo via libera all’eliminazione del reato di abuso d’ufficio. La commissione Giustizia del Senato, impegnata nell’esame del ddl Nordio che prevede modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare, ha terminato i voti sugli emendamenti presentati all’articolo 1 del testo, licenziando l’articolo: con il via libera viene quindi abrogato l’articolo 323 del codice penale, relativo appunto al reato di abuso d’ufficio. Domani sarà affrontato il nodo della trascrizione delle intercettazioni, contenuto nell’articolo 2 del ddl. Oltre alla maggioranza, a favore dello stop anche Italia viva e Azione, contrari gli altri partiti dell’opposizione.

 

 

Il Guardasigilli Carlo Nordio ha espresso «grande soddisfazione» con «l’auspicio che la parte residua del disegno di legge venga altresì approvata nel minor tempo possibile». Nordio poi ha ribadito che «l’abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà ad un’accelerazione delle procedure e avrà quell’impatto favorevole sull’economia».

 

 

La maggioranza ha inoltre approvato un ordine del giorno della Lega (inizialmente si trattava di un emendamento, poi trasformato in odg dopo una mediazione nel centrodestra), che impegna il governo ad «abrogare la norma, introdotta dalla cosiddetta legge Severino, che costringe alle dimissioni gli amministratori pubblici condannati anche solo dopo il primo grado di giudizio. L’obiettivo è cancellare una legge in contrasto con i nostri principi costituzionali, secondo i quali ciascun cittadino è innocente sino alla sentenza definitiva di terzo grado. Lo stesso atto impegna il governo a istituire un tavolo di lavoro per il riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio che consenta di monitorare gli effetti dell’abolizione del reato di abuso d’ufficio», spiega il leghista Manfredi Potenti. Domani la commissione Giustizia riprenderà l’esame del ddl Nordio, affrontando un altro tema che potrebbe creare fibrillazioni: l’articolo 2, che riguarda le modifiche al codice di procedura penale. Tra le norme all’esame, anche la questione della trascrizione delle intercettazioni.

 

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