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Acca Larentia, Tommaso Foti chiede giustizia: "Strage impunita"

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“Dopo 46 anni, Acca Larentia resta una strage impunita e, proprio per questo, una ferita che non si può rimarginare. Onorare la memoria di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni - tre giovani di destra vittime del terrorismo rosso che in quegli anni imperava e della violenza politica - è un dovere per tutti noi. Oggi, nel giorno dell’anniversario della loro terribile uccisione, vogliamo continuare a sperare e batterci perché possa essere resa loro giustizia”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.

 

 

Sul ricordo delle vittime di Acca Larentia interviene anche Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato. «Tra le tante responsabilità che gravano sulla magistratura italiana e romana in particolare c’è quella di non aver individuato gli assassini dei militanti di destra uccisi nella Capitale, in via Acca Larenzia, il 7 gennaio del 1978. Eppure ci sono fatti precisi, emersi anche in varie ricostruzioni giornalistiche, che non hanno avuto seguito con adeguate indagini. La Procura della Repubblica di Roma ha letto ad esempio il libro del giornalista Nicola Rao? Perché in più di 40 anni non si è mai fatto uno sforzo serio per individuare gli assassini? Per non dare fastidio alla sinistra? La Procura di Roma veniva chiamata un tempo il porto delle nebbie. Quella coltre di nebbia non è stata ancora spazzata via da una salutare ventata. La nostra magistratura più che una risorsa resta un problema». 

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