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Firenze, il Pd perde i pezzi. Che succede a Palazzo Vecchio

Christian Campigli
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Il Partito Democratico perde i pezzi. La discutibile decisione di boicottare le primarie per la scelta del candidato sindaco ha provocato un significativo scossone a Palazzo Vecchio, sede del potere fiorentino. È infatti nato un nuovo gruppo nel consiglio comunale, composto da 3 eletti, ai quali si vanno a sommare 12 consiglieri circoscrizionali. Si tratta, nello specifico di Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli. “Da tempo lamentiamo che il Partito Democratico è chiuso in se stesso, non dialogante e insofferente verso chiunque non sia allineato ai vertici del partito stesso. Anche nel percorso che ha portato all’assemblea cittadina dello scorso 4 dicembre, abbiamo assistito a mancanza di trasparenza e dialogo. È evidente la volontà di una parte di far finta che l’altra non esista, perché non allineata e quindi non voluta nel partito stesso. Quali membri del Pd fiorentino abbiamo ripetutamente chiesto ascolto e rispetto per la nostra voce ma ogni nostra richiesta, compresa quella di accesso agli atti della direzione e dell’assemblea rivolta al segretario cittadino, è stata ignorata dai vertici del partito locale. Anche noi rappresentiamo tanti elettori, iscritti e cittadini che ci hanno dato il loro mandato nel 2019 ma che oggi sono disorientati rispetto a quanto sta avvenendo. Nel Pd non tutti hanno pari dignità e, anzi, alcuni vengono accompagnati alla porta. E dove persone che osano avere pensieri diversi rispetto ai vertici, ma ben presenti nella base del partito, vengono cacciati da un giorno all’altro. Come successo nel caso della revoca delle deleghe all'ex assessore Cecilia Del Re. O perché non utili per ragioni correntizie, anche se eletti con il massimo delle preferenze, come nel caso della revoca delle deleghe dell’ex assessore Alessandro Martini. Continueremo a garantire l’appoggio alla maggioranza sul programma di mandato, mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”.

 

 

 

Il nuovo gruppo, che si chiamerà “Firenze Democratica”, sosterrà, alle prossime elezioni, la lista civica guidata da Cecilia Del Re. Secondo i rumors di palazzo, l'ex assessore alla Mobilità sarebbe “molto tentata” dall'ipotesi di correre alle primarie contro Stefania Saccardi e, successivamente, di presentarsi in coalizione con Italia Viva alla tornata elettorale di giugno. Uno scenario da incubo per il Pd, che rischia concretamente di perdere l'ultimo fortino rosso.

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