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Mes, Salvini smonta i teoremi dei gufi: no pragmatico, e lo spread è sceso

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 «Quello sul Mes è stato un voto concreto, avrebbe messo a rischio il lavoro e i risparmi degli italiani. Non abbiamo fatto un voto ideologico, ma pragmatico». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini questa mattina a Milano, a margine dell’evento benefico di consegna dei regali di Natale ai bambini ricoverati nell’Ospedale pediatrico Buzzi.  «Abbiamo il dovere di cambiare l’Europa, perché l’Europa delle follie pseudo-ambientaliste, come quella delle solo auto elettriche, è un regalo alla Cina e rappresenta un suicidio, la chiusura per molte aziende e i licenziamenti per migliaia di operai. Non penso che De Gasperi quando pensava all’Europa pensasse alle auto elettriche o al Mes», ha aggiunto Salvini. «L’Europa difenda i confini, si occupi di sicurezza. Il popolo europeo dovrebbe ringraziarci per aver bloccato uno strumento inutile e dannoso come il Mes», ha aggiunto. Il Parlamento ha bocciato la ratifica del Mes «e lo spread è sceso. Tutti i gufi dicevano ’disastro, con il governo di centrodestra ci sarà il crollo dei mercati', ma l’Italia cresce più della Germania e lo spread dopo la bocciatura del Mes invece di crescere è sceso». 

 «Se Giorgetti risulta indebolito dopo il voto del Mes? Assolutamente no. Abbiamo condiviso, scelto e fatto tutto per il bene degli italiani. Ne sono e ne siamo orgogliosi», ha spiegato il vicepremier, «ero con lui ieri. Lascio che i giornali scrivano quello che desiderano. Abbiamo fatto una grande cosa per l’Italia», ha aggiunto. A un cronista che chiedeva se avesse mai litigato con Giorgetti, Salvini ha risposto con un secco: «Mai». 

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