Migranti, Mattarella firma il ddl Albania. Crollano i teoremi della sinistra
In attesa di capire se e quando la Corte costituzionale albanese darà via libera alla procedura parlamentare relativa al protocollo siglato sull'asse Roma-Tirana per la gestione dei migranti, contestato dalle opposizioni, in Italia il disegno di legge di ratifica dell'accordo è pronto a cominciare il suo iter. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha infatti firmato l'autorizzazione alla presentazione alle Camere del provvedimento. L'esame del ddl, secondo quanto si apprende, comincerà a Montecitorio. Nei sette articoli che compongono il testo si fa riferimento tra le altre cose alle disposizioni organizzative e finanziarie. Tra queste ultime, il particolare, si legge che "per la realizzazione delle strutture previste nelle aree" indicate nel protocollo (Shengjin per le procedure di sbarco e di identificazione e Gjader come centro di permanenza per i rimpatri) "è autorizzata, per l'anno 2024, la spesa di 31,2 milioni di euro in favore del ministero dell'Interno e di 8 milioni di euro in favore del ministero della Giustizia". Gli oneri derivanti dalla costituzione del fondo di garanzia del Protocollo e per il rimborso delle spese, viene indicato, sono "valutati in 28 milioni di euro per l’anno 2024 e in 16,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028". Nelle due aree, viene specificato, potranno essere condotte "esclusivamente persone imbarcate su mezzi delle autorità italiane all'esterno del mare territoriale della Repubblica o di altri Stati membri dell'Unione europea, anche a seguito di operazioni di soccorso".
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Venerdì il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani volerà in Albania proprio per visitare i luoghi dove saranno stabiliti i centri parte dell'accordo siglato lo scorso 6 novembre a palazzo Chigi tra il primo ministro albanese Edi Rama e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quest'ultima intanto via social, oltre a ribadire la sintonia di vedute sul dossier migranti col premier britannico Rishi Sunak ("il Regno Unito e l'Italia stanno lavorando fianco a fianco per difendere i nostri valori comuni e sconfiggere i trafficanti di esseri umani"), torna ad attaccare la segretaria del Pd. "Leggo dalle dichiarazioni di Elly Schlein che, nel corso del mio intervento ad Atreju, avrei 'alzato la voce per aizzare la platea contro i migranti che salgono sui barconi' - scrive Meloni -. Non so quale discorso abbia ascoltato, ma credo sia abbastanza chiaro che parlare di lotta ai trafficanti di esseri umani, di difesa dei confini europei, di dare una risposta vera, strutturale e definitiva all'immigrazione clandestina, nulla abbia a che fare con 'aizzare platee contro i migranti'". "Consentire a migliaia di disperati di affidare le loro speranze a gente senza scrupoli, che mettono a rischio le loro vite, questo sì che è esser contro i migranti", attacca la premier ribadendo che continuerà "a lavorare per mettere fine alla tratta di esseri umani e alle morti in mare".
"Non so cos'abbia sentito". Meloni incastra Schlein
A stretto giro ecco però la replica della Schlein che accusa la premier di non aver trovato, nel lungo discorso tenuto ad Atreju, "nemmeno un minuto per esprimere cordoglio per le 61 persone morte annegate nel naufragio di sabato". La dem sottolinea quindi che le scelte fatte dal governo col decreto Cutro hanno "il solo scopo di rendere più difficile salvare le vite in mare". "Mentre fate la guerra alle Ong - aggiunge - volete spedire la Guardia Costiera italiana in Albania a scaricare persone sopravvissute ai naufragi come fossero dei pacchi, senza garantire adeguate tutele e facendo spendere all'Italia 300 milioni che potevate investire per aiutare i sindaci a garantire un'accoglienza diffusa e dignitosa. Non è così che si contrasta il traffico di esseri umani".