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Migranti, bordata di Minniti all'Ue: molte chiacchiere e pochi fatti

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Il presidente della Fondazione Med Or ed ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, partecipando a un dibattito su immigrazione e difesa delle frontiere ad Atreju, si è scagliato contro Bruxelles. «Non sono soddisfatto di quello che ha fatto finora l’Unione europea, molte chiacchiere e pochi fatti. Io metterei al centro della prossima competizione elettorale questi temi, chiederei ad ogni governo europeo di misurarsi con queste questioni. L’Italia è stata lasciata sola e non vuole più esserlo», le parole del politico in quota Pd.

 

 

Minniti ha tracciato la rotta da seguire: «Quello che deve essere fatto dall’Europa e dall’Italia è una politica per l’Africa. Da questo punto di vista l’Italia ha fatto una scelta strategica sacrosanta. L’Europa è entrata in un sistema di recessione demografica, facciamo pochi figli e non riusciamo a colmare le esigenze del lavoro, mentre l’Africa è in crescita, in una crescita esponenziale. Questo divario può essere governato ma non cancellato. Se pensiamo di costruire un muro, ammesso che fosse possibile, nel Mediterraneo, non ce la faremmo - ha proseguito Minniti - perché la spinta è tropo forte».

 

 

«Se ci opponiamo con forza al terrorismo dobbiamo fare lo stesso per l’immigrazione clandestina. Bisogna insegnare la cultura europea e migliorare le competenze professionali di chi arriva con l’immigrazione legale», il resto delle dichiarazioni di Minniti nel corso del dibattito «Immigrazione, difesa delle frontiere e dimensione esterna: una questione europea» nella sala Emanuela Loi ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia in corso a Roma.

 

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