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Atreju, Rama difende l'accordo sui migranti: “Non è incostituzionale, fiducia sul ricorso”

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Difesa a spada tratta dell’accordo tra Italia e Albania sui migranti. Il premier albanese, Edi Rama, intervenendo oggi ad Atreju, ha spento le polemiche sorte dopo la bocciatura da parte dell’Alta corte del suo Paese, che ha sospeso l’intesa: «A me sembra che ci sia stato un rumore sproporzionato su un accordo secondo me naturalissimo tra due Paesi con nomi diversi ma che sono parti dello stesso popolo. Non è incostituzionale, sono fiducioso sull’esito del ricorso presentato dall’opposizione albanese alla Corte Costituzionale che ha bloccato la ratifica dell’accordo da parte del Parlamento di Tirana. Attendiamo con calma la decisione. La Corte ha fatto il suo dovere accogliendo il ricorso, questo è la prova che l’Albania è un Paese democratico».

 

 

Rama ha detto poi che spera che la Corte Costituzionale prenda una decisione in tempi rapidi: «Marzo è il limite del tempo, ma io credo e sono fiducioso che sarà molto prima la decisione perché è un accordo molto importante tra due Stati, bisogna che ambedue i governi sappiano se possano andare avanti o no senza perdere tanto tempo». Riguardo al ricorso, presentato dall’opposizione, Rama si è detto «contento che tutti capiscono, anche quelli che in Albania sono martellati dalla propaganda di chi dice che c’è un dittatore, che l’Albania è un Paese democratico. La Corte Costituzionale ha fatto il suo dovere, è automatico sospendere un accordo per prenderlo in considerazione prima della ratifica». Infine, Rama ha detto che è «sempre un onore dare una mano all’Italia quando lo chiede, ritenersi un amico speciale dell’Italia», sottolineando che dobbiamo «fare di tutto per essere un Paese fratello. Con l’accordo con l’Albania, l’Italia non sta cercando di trasferire il problema ma sta cercando di allargare lo spazio per gestire questo percorso mentre tratterà questo problema». Parole che certamente non faranno felice la sinistra italiana, che già nelle scorse settimane aveva attaccato il socialista Rama.

 

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