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Vannacci, Crosetto chiede riservatezza. Poi spegne le polemiche: "Incarico in linea"

Il generale Roberto Vannacci «non è stato rimosso ma avvicendato», «gode di tutti i diritti di difesa previsti» ed è stato assegnato a un nuovo incarico in base a principi di «opportunità e terzietà», in considerazione dell’inchiesta a suo carico. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo oggi alla Camera dei deputati a un’interrogazione a risposta immediata di Riccardo Magi (+Europa). Dopo aver premesso di aver già fornito «ogni chiarimento possibile», compresa la «nota dettagliata» di due giorni fa, Crosetto ha ribadito che il 21 agosto il generale Vannacci «è stato avvicendato, non rimosso» dal suo incarico di comandante dell’Istituto geografico militare e che il nuovo incarico che gli è stato assegnato - capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri dell’Esercito - «è in linea col suo ruolo, grado ed esperienze maturate». Inoltre, è «un incarico di staff, privo di proiezione esterna», ha precisato il ministro.

 

  

 

Crosetto ha ricordato che l’inchiesta «sommaria» si è aperta il 18 agosto e chiusa il 16 ottobre e che il 4 dicembre è stata notificata la proposta di inchiesta «formale» da lui autorizzata. «Motivi di opportunità e terzietà suggerivano di non assegnare il generale all’area del vertice delle due inchieste, cosa che limitava le possibilità del suo impiego», ha spiegato il ministro. Riguardo all’inchiesta, per la quale è stato nominato come generale inquirente Mauro D’Ubaldi, Crosetto ha invocato una «rigorosa necessità di riservatezza». Il ministro della Difesa si è anche espresso sull'evoluzione del conflitto in Ucraina. "Hamas non è un interlocutore credibile, nonostante alcuni vogliano farci credere il contrario, e non rappresenta la causa del popolo palestinese. Credo ci sia una quasi piena condivisione sulla natura terroristica di Hamas, salito al potere a Gaza con la violenza», ha detto nella sua informativa alla Camera sugli aiuti umanitari in Medio Oriente.

 

 

«Il gruppo terrorista impiega tattiche e procedure criminali, come l’utilizzo di infrastrutture civili, ospedali in primis ma anche moschee, asili e scuole, per fini bellici e usando i civili come scudi umani. - ha aggiunto Crosetto - Nel contempo i bombardamenti israeliani non garantiscono discriminazioni tra obiettivi legittimi e illegittimi e da qui ne deriva un quadro drammatico che rende complessi gli sforzi della comunità internazionale per alleviare le sofferenze dei civili e la risoluzione del conflitto», ha concluso.