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Firenze, Funaro candidato sindaco per il Pd. Ma la scelta scatena le polemiche

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Il Pd fiorentino ha indicato ufficialmente l’assessore comunale al Welfare, Sara Funaro, come candidato della coalizione dem per le elezioni di giugno a Firenze. «Ho sempre sostenuto che fare il sindaco di Firenze deve essere un sogno e non un’ossessione e che, quando fai parte di una comunità, devi rispettarne le regole democratiche», le prime parole di Funaro, 47 anni, nipote dell’ex sindaco Piero Bargellini e da mesi delfina designata del sindaco uscente, Dario Nardella. Guiderà una coalizione formata da Sinistra Italiana, Verdi, Azione, +Europa, socialisti, Movimento azione laburista e Volt. 

 

 

«È con questo spirito - spiega l’assessore - che mi metto a disposizione: con la mia storia e il mio impegno, con la forza delle nostre idee e delle azioni che abbiamo compiuto in questi anni, nei quali sono spesso venuta a contatto con la parte più vulnerabile e sofferente della nostra città. Da lì dobbiamo cominciare, mettendoci all’altezza degli occhi delle persone perché la sinistra serve se cambia le vite di chi ne ha più bisogno. Questa deve essere la nostra missione, recuperando la storia bellissima della nostra città». Il verdetto è arrivato in nottata, al termine dell’assemblea del Pd fiorentino che ha approvato con 137 voti favorevoli su 177 un documento che esclude il ricorso alle primarie e candida Funaro in virtù, spiega il segretario cittadino, Andrea Ceccarelli, «di un consenso largamente condiviso, pari al 74% delle persone sentite durante le consultazioni (250 esponenti dem ndr)».

 

 

Quindi dopo la Sardegna, ora Firenze. Il Pd ha detto no alle primarie per la scelta del candidato sindaco per il post Nardella. Era già successo nelle settimane scorse in Sardegna dove, in nome dell’unità della coalizione, i dem hanno escluso le primarie per dare il sostegno alla grillina Alessandra Todde. E a criticare la scelta è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva: «A Firenze il Pd rinnega le primarie. E sceglie la candidatura alleandosi con la sinistra radicale. Sarà interessante leggere il programma sull’aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici. Sabato racconteremo con Stefi Saccardi perché noi la pensiamo in un altro modo. Ma proprio in un altro modo. Abbiamo scelto di fare la conferenza stampa in un luogo di libertà, le Murate. Ci vediamo sabato, inizia una sfida fantastica». Stefania Saccardi, vice presidente della Regione Toscana, potrebbe correre come candidata sindaca per Italia Viva, partito che non fa parte della coalizione che sostiene Funaro.

 

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