Mercato libero, Fratin: "Non chiediamo proroghe ma sarà a tutele graduali"
Niente proroga per il mercato tutelato dell’energia. Lo ha spiegato il ministro dell’Energia Pichetto Fratin in un’intervista a Affaritaliani.it. «Non abbiamo mai chiesto una proroga all’Unione europea - ha detto - c’è l’impegno come Paese a terminare le gare entro il 10 gennaio 2024 e una valutazione su un sistema di informazione completo per gli utenti». «Il 10 gennaio 2024 ha proseguito - la gara sarà completata e poi ci sono tutti i tempi tecnici e quindi si arriva ad aprile. Ma non si tratta di una proroga normativa, vogliamo solo un’informazione completa per gli utenti al fine di renderli completamente edotti del passaggio». Il ministro ha comunque rassicurato le famiglie, il passaggio non comporterà salassi e soprattutto non avverrà di colpo: «Sarà comunque un mercato liberalizzato a tutele graduali. Il cliente finale non è costretto a sottoscrivere un’offerta di mercato libero nell’immediato».
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«Se non lo fa - ha proseguito Pichetto Fratin - la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a tutele graduali (Stg). In tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite dall’Area anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali. La fine del servizio a tutele graduali avverrà soltanto fra tre anni e da quel momento ci sarà la possibilità per tutti di muoversi liberamente nel mercato». Infine, alla domanda se questo inverno l’Italia sia tranquilla sul fronte delle scorte del gas, Pichetto ha chiosato: «Direi proprio di sì. Gli altri anni qualche problema c’era, ma quest’anno sul gas per l’inverno siamo tranquilli».
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Fiducioso anche il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli: «L’Arera sostiene che oggi il mercato tutelato sarebbe un’opzione peggiore rispetto a quella del mercato libero. La concorrenza abbassa i prezzi. Non lo dice Forza Italia e non lo dice il governo, lo dicono i tecnici». Di parere completamente opposto il Codacons: «Gli italiani in larga parte non vogliono la fine del mercato tutelato dell’energia, che sta gettando nel caos 15 milioni di famiglie - circa 9 milioni di utenze per le bollette della luce e 6 milioni per quelle del gas - che sono rimaste a lungo tutelate da speculazioni ed enorme volatilità delle quotazioni».