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Mario Roggero condannato a 17 anni. Salvini sta col gioielliere: “Piena solidarietà”

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Mario Roggero, il gioielliere che sparò e uccise due ladri a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, il 28 aprile 2021, è stato condannato a 17 anni per omicidio dalla Corte d’Assise di Asti. La procura aveva chiesto 14 anni. Roggero, 68 anni, sparò a due dei tre ladri, ferendo anche il terzo. «Purtroppo la sentenza è stata molto severa, non sono assolutamente d’accordo», ha spiegato a LaPresse uno dei suoi legali, l’avvocato Dario Bolognesi che ha annunciato il ricorso in Appello. «Credo che sia un caso classico di legittima difesa putativa», ha sottolineato il legale del 68enne gioielliere che ha ricordato come tutte le perizie «hanno dimostrato il forte stato stress anche a livello patologico» a cui era sottoposto Roggero dopo aver subìto altre rapine.

 

 

Dalla parte di Roggero si è subito schierato Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier: «Piena solidarietà a un uomo di 68 anni che, dopo una vita di impegno e di sacrifici, ha difeso la propria vita e il proprio lavoro. A meritare il carcere dovrebbero essere altri, veri delinquenti, non persone come Mario».

 

 

Anche Franco Birolo, tabaccaio che nel 2012 uccise un ladro che si era introdotto nel suo negozio e che solo nel 2019 fu scagionato definitivamente dopo un iter giudiziario durato 7 anni, ha commenta all’Adnkronos la condanna a 17 anni in primo grado a Roggero: «Ha vinto la criminalità, se vogliamo premiare i delinquenti questo è il sistema. Hanno vinto loro, con un cospicuo risarcimento ai familiari delle vittime e una condanna pesante al gioielliere. Chi ne esce in maniera positiva? - si chiede -. Se sono un delinquente e vado a rubare in casa di altri devo tenere presente che posso rischiare qualcosa. La persona rapinata può anche sentirsi in pericolo o stanco di episodi simili e può reagire. Questo è quello che ha fatto Roggero, memore della rapina precedente in cui era stata picchiato e malmenato, gli hanno rotto le ossa. Aveva ancora questo incubo, che a ogni tentativo di furto ci fosse questo epilogo, e si è difeso. Ha ecceduto forse nel reagire, ma bisogna trovarsi in quella situazione per capire. Sono vicino a Mario. L’ho sentito nei giorni scorsi, lo richiamerò per dargli una parola di conforto».

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