Covid, Crisanti di nuovo nella bufera. Labate: “Nessuno lo difende più”
Andrea Crisanti di nuovo al centro delle polemiche. Il microbiologo, eletto in Parlamento con il Partito democratico, ha annunciato di essere risultato positivo al Covid e qualcuno, racconta Tommaso Labate sul Corriere della Sera, l’ha accusato di aver preso un volo da Roma a Venezia dopo la notizia della malattia dovuta al Coronavirus. Ma in realtà è stato solo uno scambio di persona. “Una giornalista mi ha chiesto se fossi a bordo dell’aereo per Venezia e ho risposto di sì, pensando che si riferisse al volo Londra-Venezia che ho preso lunedì, prima di sapere di aver contratto il Covid, quando avevo soltanto dei sintomi, infatti avevo la mascherina... Ho capito solo dopo che mi chiedevano conto di un volo di giovedì Roma-Venezia, ma a quell’ora ero col medico che firmava un certificato, chiedete ad Alitalia, a Ita o come si chiama adesso, agli aeroporti, a chi vi pare”, il racconto di Crisanti.
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“Tosta, tostissima, difendersi una volta che hai ragione ma a difenderti non trovi più nessuno. Anche perché Crisanti, di amici, non deve averne più parecchi. Il sodalizio con il governatore veneto Luca Zaia, iniziato nei giorni successivi ai primi contagi a Vo’, è finito peggio di un divorzio con carte bollate, con reciproci scambi di accuse, esposti in Procura (sempre by Crisanti), qualche dirigente indagato e tanta, tantissima amarezza. Con la sinistra che l’ha candidato nella circoscrizione estero (col Pd) ed eletto al Senato forse va anche peggio, a causa di quella consulenza per la Procura di Bergamo che ha messo in discussione i dispositivi anti Covid del governo giallorosso”, il ritratto che fa di lui il giornalista.
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“Crisanti, comunque, non si cura di loro. Guarda e passa, come ha fatto sempre” la chiosa di Labate sul virologo, sempre in mezzo alle discussioni pubbliche.