Salvini agli Uffizi, Nardella vuole aprirli solo ai suoi amici
Una visione nuova dell'Europa. La dimostrazione concreta dell'impegno che verrà profuso, da qui a giugno, nel tentativo di far cadere l'ultimo fortino rosso. E dall’altra parte una contro manifestazione che si annuncia calda e, potenzialmente, assai pericolosa. Il Partito Democratico (di nome, ma raramente di fatto) non ha gradito la scelta della Lega di organizzare, domenica prossima, l'inizio della propria campagna elettorale per le europee (che si svolgeranno in concomitanza con importanti tornate locali amministrative) a Firenze. E così il sindaco Dario Nardella e il coordinatore della segreteria toscana Andrea Giorgio hanno pubblicamente invocato la piazza, per manifestare la propria acredine nei confronti del «cantiere nero» rappresentato (secondo le parole degli esponenti dem) da Marie Le Pen, Alice Weidel e Geert Wilders. Il Cpa, il centro sociale occupato abusivamente da venti anni, che ogni 10 febbraio espone baldanzoso la bandiera jugoslava di Tito in spregio ai martiri delle Foibe, ha risposto all'appello del Pd. E domani sarà in piazza. Di fronte alla sede di via Villamagna è apparso anche uno striscione, banalmente rosso: «Salvini, Le Pen, Firenze vi schifa».
In Toscana, secondo le indiscrezioni raccolte dal nostro giornale, stanno per arrivare antagonisti da ogni angolo dello Stivale. Pronti a mettere a ferro e a fuoco la città. C'è grande preoccupazione, anche perché la manifestazione dei nipotini di Carlo Marx si svolgerà a poche centinaia di metri dal parco delle Cascine. Dove, come da tradizione, convergeranno migliaia di fiorentini per dirigersi al Fierone di Natale, un gigantesco mercato a cielo aperto. Senza dimenticare la gara di serie A Fiorentina–Salernitana, da sempre una delle partite maggiormente a rischio per l'antica acredine tra le due tifoserie. Un timore di scontri che rischia di coinvolgere anche l'evento di oggi, organizzato nel Salone del Duecento di Palazzo Vecchio dal Carroccio e denominato «La città del futuro», al quale parteciperanno, tra gli altri, i parlamentari Andrea Barabotti, Luca Toccalini e il capogruppo comunale Federico Bussolin. «La Lega cerca un nemico, spera che ci sia qualche facinoroso che alzi i toni in modo da poter accendere i riflettori sulla loro iniziativa facendo le vittime di una sinistra intollerante – ha affermato Dario Nardella ai microfoni di Controradio- Credo che gli organizzatori della Lega sperino che nuova visione ci sia una reazione sopra le righe di qualche manifestante per poter acquistare visibilità e fare vittimismo». Ma non basta. L'esponente dem se l'è presa anche col direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, che, salvo terremoti dell'ultimo momento, ben presto ufficializzerà la propria candidatura col centrodestra. Sarà lo storico dell'arte (diventato in settimana italiano durante una cerimonia tenutasi a Palazzo Vecchio, alla quale Nardella non ha voluto partecipare) l'uomo scelto dai moderati per far cadere l'ultimo fortino rosso. E conquistare così Firenze. «Non mi stupisce che gli esponenti di Identità e Democrazia, invitati dal leader della Lega Matteo Salvini, vadano agli Uffizi e che siano ricevuti da tutti gli onori da Schmidt che è indicato da tempo come possibile candidato della destra a Firenze». Pronta la replica dell'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi. «Nardella umilia e piega da anni un’intera città a una gigantesca operazione di marketing politico, quella di cui lui è assoluto protagonista per promuovere elettoralmente la sua figura a livello nazionale ed europeo, peraltro con scarsi risultati. Non si sa quindi se ridere o piangere all’accusa che lancia al direttore delle Gallerie degli Uffizi».