Mattarella in silenzio all'assemblea del Csm. Cosa sa Breda su politica e giustizia
Nessun intervento da Sergio Mattarella sullo scontro tra politica e giustizia ritornato al centro dello scenario dopo l’intervista del ministro Guido Crosetto. Ieri il presidente della Repubblica, in qualità di presidente del Csm, ha partecipato all’assemblea del Consiglio Superiore della Magistratura, un incontro avvenuto nei giorni delle parole del titolare della Difesa, del rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro e la discussione sui test per le toghe. Ma perché il numero uno del Quirinale è rimasto in silenzio?
“Bisogna rimettere l'immunità parlamentare”. La provocazione di Paragone sulla Giustizia
A rispondere a tale domanda ci ha pensato Marzio Breda sul Corriere della Sera: “Mattarella si è ispirato al suo metodo. Evitando cioè di interferire con ammonimenti a caldo. Lasciando decantare il dissidio. E favorendo anche così una ripresa del dialogo. Adesso sta succedendo proprio questo, e al Quirinale lo notano con sollievo, dopo giorni di preoccupazione. Per il momento sono solo segnali, ma indicativi: 1) la conciliante relazione svolta ieri dal ministro Nordio; 2) l’annuncio di Crosetto, di voler incontrare i responsabili dell’Anm, cui aderisce la maggioranza delle toghe, per spiegarsi. Poca cosa. Ma meglio del muro contro muro”. Ed ecco svelata la strategia di Mattarella sull’ultimo dossier della politica italiana.
Prove tecniche di pace governo-magistratura. "Leale collaborazione", parla Nordio