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Lega a Firenze, Nardella chiede aiuto ai centri sociali per la contestazione

Christian Campigli
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Chi semina vento, raccoglie tempesta. Il Partito Democratico (di nome, ma raramente di fatto) non ha gradito la scelta della Lega di organizzare, domenica prossima, la manifestazione di inizio della campagna elettorale per le europee a Firenze. E così il sindaco Dario Nardella e il coordinatore della segreteria toscana Andrea Giorgio hanno pubblicamente invocato la piazza, per manifestare la propria acredine nei confronti del «cantiere nero» rappresentato (secondo le parole degli esponenti dem) da Marie Le Pen, Alice Weidel e Geert Wilders. Il Cpa, il centro sociale occupato abusivamente da venti anni, che ogni 10 febbraio espone baldanzoso la bandiera jugoslava di Tito, in spregio ai martiri delle Foibe, ha risposto all'appello del Pd.

 

 

«Il fascismo è un sistema autoritario che corre alla guerra elevando al massimo lo sfruttamento delle classi popolari, limitandone le azioni di sciopero e manifestazione del dissenso attraverso la repressione – si legge in un comunicato di Firenze Antifascista -. Crediamo che il congresso promosso da Salvini sia espressione di questa tendenza reazionaria. L'obiettivo è smascherare la propaganda populista dei cosiddetti sovranisti. Per lui gli stupri non sono un problema in quanto espressione della prevaricazione di una società patriarcale ma a seconda di chi li commette: se uno stupro serve a soffiare sul fuoco del razzismo rilancia la castrazione chimica, se invece lo stupratore è un bianco di buona famiglia si scopre garantista con i se e con i ma. Come e peggio degli scafisti legalizza la tratta degli immigrati verso la nuova prigione a cielo aperto in Albania. Loro fanno gli affari e noi non arriviamo a fine mese. Adesso è il momento di dire che la misura è colma».

 

 

In città la tensione si taglia con un coltello e il timore di possibili tafferugli (oltre agli immancabili disagi al traffico) è concreta. «La democrazia a fasi alterne: buoni e accoglienti con chi la pensa come loro, intolleranti e livorosi verso chi non ha la stessa visione – ha affermato Matteo Salvini - Risponderemo, insieme a tutti gli alleati europei, con la forza dei sorrisi e un progetto concreto per un’Europa finalmente diversa e libera». Sul tema è intervenuto anche il capogruppo del Carroccio a Palazzo Vecchio, Federico Bussolin. «Il comune consente a degli abusivi violenti di lanciare adunate senza prendere alcuna distanza politica? Questa sarebbe la Firenze che vuole e immagina il Pd per il futuro? Mi aspetto che il sindaco prenda immediatamente le distanze da certi personaggi violenti».

 

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