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Caso Frecciarossa, Francesco Lollobrigida chiarisce tutto

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«Ho richiesto una fermata straordinaria per garantire la presenza dello Stato a un evento importante come l’inaugurazione del Parco Cuore verde di Caivano». Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso del question time svoltosi alla Camera dei deputati di Montecitorio. «Il caso Trenitalia? Devo ricostruire una vicenda rispetto a polemiche che giudico completamente pretestuose. Dal 7 ottobre i carabinieri hanno avviato le attività di ripristino per il Parco Cuore verde di Caivano. In questo senso è stata scelta la giornata nazionale degli alberi per inaugurare il parco alla mia presenza in quanto ministro pro tempore. L’inizio della cerimonia descritta era prevista per le 15 e, prima di questa, era stata organizzata una visita presso l’istituto Morano, oggi simbolo della repressione alla criminalità e uno dei simboli del mio ministero».

 

 

 

 

«Preso il treno 9516 - ha proseguito il ministro Lollobrigida - in ritardo di pochi minuti ma compatibili con gli impegni ai quali dovevo rendere conto, questo è stato deviato a prescindere dalla mia volontà sulla linea ferroviaria ordinaria, annunciando un ritardo che è andato progressivamente aumentando con numerose fermate impreviste. La percorrenza - prosegue - ha messo a rischio la mia presenza agli eventi ricordati, con gravi conseguenze ai danni del personale scolastico, di quello dei Carabinieri e dei tanti cittadini sostanti all’aperto in una giornata di allerta meteo per la Regione Campania. Per questo ho ritenuto di chiedere se fosse possibile una fermata straordinaria, senza sottintendere alcun trattamento di favore. In questo caso, come dichiarato dal responsabile di Ferrovie dello Stato, non vi è alcun disagio ulteriore per tutti i passeggeri, che hanno così avuto possibilità di scendere alla stazione di Ciampino. Sono certo - ha concluso - di aver fatto il mio dovere, garantendo la mia presenza a Caivano e la vicinanza allo Stato in un luogo calpestato spesso dalla criminalità. Sono certo che se fossi rimasto comodamente sul treno, ci sarebbe sicuramente stato qualcuno che avrebbe trovato modo di accusarmi per la mia assenza a Caivano».

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