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Carola Rackete, comizio col "bollino" del Pd: assalto a Meloni e alla destra

Christian Campigli
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Un'accoglienza da rockstar. Una breve ma intensa intervista, durante la quale la paladina delle Ong ha parlato da politica esperta. Consapevole che una seggiola a Bruxelles è assai più comoda della cabina di comando di una nave. C'era il pubblico delle grandi occasioni a Firenze, ad ascoltare Carola Rackete. La capitana è stata ospite d'onore della kermesse “L'eredità delle donne”. Una manifestazione organizzata alla Manifattura Tabacchi di Firenze, sotto la direzione artistica di Serena Dandini (alla quale, per motivi misteriosi, il sindaco Dario Nardella ha annunciato la consegna delle Chiavi della Città). Un evento sponsorizzato da numerose aziende private, che investono i loro denari come meglio credono, ma anche dal Comune di Firenze (per la “co-promozione”) e dalla Regione Toscana (per il “patrocinio”).

 

“C'è una stretta correlazione per la crisi climatica e l'immigrazione. Ci sono tre questioni sulle quali la destra si oppone: i diritti di donne e trans, le migrazioni e, appunto, la crisi climatica. La destra vuole cancellare tutte le politiche ambientali, a livello europeo. Le prossime elezioni saranno fondamentali”. La chiacchierata si è poi spostata sulla candidatura di Carola Rackete, che si presenterà con il partito di estrema sinistra tedesco Die Linke. “Il partito deve puntare sulla questione climatica, che è davvero centrale nel nostro presente. Ci troviamo di fronte ad un grosso spostamento verso destra anche di un partito come i socialdemocratici. Olaf Scholz ha una linea dura, conservatrice. Chiunque ha un po' di cervello sa che non è assolutamente il caso di stringere accordi con una come Giorgia Meloni. Dobbiamo essere fermi nel dire che non è questo il futuro dell'Europa che vogliamo, un futuro solo di distruzione. Noi dobbiamo mantenere i nostri valori progressisti. E ricordarci soprattutto che noi europei abbiamo bisogno dell'immigrazione, in particolar modo per la nostra agricoltura”. 
 

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