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Film Cortellesi, Sangiuliano dà una lezione a Franceschini: non giochi con le parole

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Paola Cortellesi scatena involontariamente il botta e risposta tra Gennaro Sangiuliano e Dario Francescini. In giornata si è accesa la polemica sulla mancata erogazione dei fondi per il film ’C’è ancora domani’ da parte del ministero, e il senatore del Pd ed ex ministro della Cultura è andato all’attacco: “Io ho trovato splendido il film di Paola Cortellesi, ma il compito di un ministro è solo tutelare l’autonomia della commissione tecnica e rispettarne le decisioni, incluse quelle, come in questo caso, non condivise. Un ministro che interferisce nelle decisioni di una commissione che eroga finanziamenti con valutazioni personali o politiche commette un reato. Forse è bene ricordarlo. Per questo - riprende l’esponente dem - ho letto stupefatto e preoccupato le affermazioni del ministro Sangiuliano, ’Se fosse dipeso da me sarebbe stato in cima alla lista delle opere finanziate’, per poi aggiungere che ’per fortuna’ sarà presto nominata una nuova commissione. Piuttosto, sono orgoglioso che grazie al meccanismo automatico del tax Credit introdotto dalla nuova legge sul cinema il film di Paola Cortellesi sia stato realizzato anche grazie a un contributo del ministero di oltre 3 milioni di euro”.

 

 

Ma l’attuale ministro della Cultura non ha gradito la punzecchiatura e ha silenziato le critiche di Franceschini. “Ringrazio molto Dario Franceschini, ma se c’è qualcuno a cui deve indirizzare i suoi preziosi suggerimenti su ciò che è lecito e ciò che non lo è, su ciò che può fare un ministro e ciò che non può fare, non è il sottoscritto ma chi ha tentato di addebitare a me e al governo Meloni la decisione del mancato finanziamento pubblico dello splendido film di Paola Cortellesi. Una contestazione che mi ha stupefatto e preoccupato e che avrebbe dovuto stupire e preoccupare anche lui, che ha guidato il Ministero per tanti anni e conosce bene norme e regolamenti. Come li conosco altrettanto bene io, che su questo non accetto lezioni da nessuno”.

 

 

“Comprendo ora il tentativo di lanciare la palla in tribuna dopo che la verità è emersa, ma i fatti sono più forti di ogni fake news o strumentalizzazione politica - prosegue Sangiuliano -, Franceschini non giochi con le parole e non tenti di stravolgere il significato di quello che ho detto. Parole che ribadisco perché solo chi vuole far polemica politica non capisce, se fosse dipeso da me, ovvero se fossi stato fra i componenti di quella commissione di valutazione, avrei messo il progetto della Cortellesi in cima alle mie preferenze. Cosa c’è di difficile da comprendere?”. “Infine un Ministro non può di certo interferire nei lavori di una commissione, ma ha il dovere di scegliere commissioni autonome indipendenti e autorevoli. Ed è esattamente quello che intendo fare”, ha concluso Sangiuliano.

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