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Violenza sulle donne, il prof. Amadori perde la pazienza: pronte le querele

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Alessandro Amadori, il professore finito nella polemica per la nomina del ministero dell’Istruzione nell’ambito del progetto ’Educare alle relazioni’, ha deciso di dare mandato ai suoi avvocati di «valutare le azioni legali più opportune a sua tutela, riguardo all’attacco mediatico subito da il ’Domani’ e da altri organi di stampa».

 

 

Lo psicologo, docente universitario a contratto dell’università Cattolica di Milano e consulente dell’istituto di sondaggi Piepoli, proprio ieri ha rilasciato un’intervista a La Stampa per porre freno alle polemiche: «Dimissioni? Assolutamente no! Nel libro non c’è nessun riferimento anti-femminile. Il libro è molto complesso per il linguaggio che utilizza – ha affermato dopo essere finito al centro delle polemiche dopo che il quotidiano Domani ha pubblicato alcuni passaggi del suo libro, scritto insieme Cinzia Corvaglia, ’La guerra dei sessi’ -. Sette anni fa dall’analisi dei dati ho notato un aumento della conflittualità tra i generi e ho fatto un approfondimento che mi ha portato a un’iperbole che in realtà è anche una verità e cioè che sia nata una guerra tra i sessi».

 

 

Per Amadori «gli uomini non hanno mai fatto il percorso di crescita che hanno fatto le donne con il femminismo quindi rimangono delle porzioni di strutture mentali che sono arcaiche, le stesse di 2-300 anni fa». Poiché, continuava, «l’aggressività maschile è palese ho tentato di capire la natura di quella femminile che è meno brutale, meno frequente, ma quando si manifesta sa essere cattiva». E, tuttavia, ha sottolineato le violenze contro le donne e l’aggressività che le donne possono manifestare nei confronti degli uomini «non sono comparabili, lo spiego nel libro. E nella mia analisi concludo che bisogna disinnescare l’aggressività maschile. Per farlo dovremmo sederci intorno a un metaforico tavolo e fare un patto tra i generi, un’alleanza».

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