Manovra, il gesto della Lega: ritirati i tre emendamenti
Il centrodestra si compatta. Gli emendamenti presentati dalla Lega alla legge di Bilancio, nonostante l'accordo in maggioranza a non presentarne, saranno ritirati e trasformati in ordini del giorno. Gli emendamenti alla Manovra riguardavano il contributo dei lavoratori transfrontalieri al Servizio sanitario nazionale, la magistratura onoraria, l’esclusione dal contributo alla finanza pubblica degli enti locali in disavanzo.
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Con gli ordini del giorno si chiede al governo l’impegno “ad adottare ogni iniziativa di propria competenza finalizzata a modificare il meccanismo di contribuzione, introducendo un criterio di progressività del prelievo in rapporto al reddito netto, con un tetto minimo e massimo mensile del contributo da 30 a 190 euro” per i lavoratori frontalieri. A “valutare l’opportunità di estendere la possibilità di trattenimento in servizio volontario e a richiesta” dei magistrati onorari fino a 73 anni. Infine a valutare l’opportunità di riconsiderare la “platea dei soggetti coinvolti dal contributo alla finanza pubblica”.
Le opposizioni fanno muro sulla Manovra: migliaia di emendamenti e ostruzionismo
A spiegare quanto avvenuto e a mettere la parola fine sulle polemiche dell’opposizione è il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo: “Sulla vicenda degli emendamenti all’ultima riunione di maggioranza con il ministro Ciriani avevo capito che 2 o 3 si potevano presentare giusto a livello simbolico. Evidentemente ho capito male e ho già dato mandato di ritirarli e di trasformarli in ordini del giorno. La conferma - spiega a LaPresse - viene dal fatto che fossero a costo zero".