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Femminicidi, esame lampo al ddl del governo per rafforzare il Codice Rosso

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Un esame lampo per consentire l'ok definitivo al testo. Regge l'accordo tra maggioranza e opposizione in commissione Giustizia al Senato per approvare il disegno di legge del governo che rafforza il 'Codice Rosso'. I gruppi hanno ritirato gli emendamenti al testo, su cui c'è un consenso trasversale, e che dovrebbe approdare in Aula già domani. Il caso di Giulia Ceccchettin ha portato all'attenzione anche il tema della prevenzione e dell'educazione, in cui emergono i distinguo. Il ministro per l'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato un piano per l'educazione alle relazioni per le scuole superiori dopo le ore di lezione. Per le opposizioni non basta. Ed è polemica sul consulente Alessandro Amadori, cui sono affidate le linee guida, per le sue posizioni sulla aggressività femminile in un recente libro. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni e hanno invocato una informativa di Valditara in Parlamento.

 

"Chiunque si accosti a questo argomento non può portare con sé le ombre di teorie bislacche e pericolose", contesta il Movimento Cinquestelle. Il riferimento è al libro scritto 'La guerra dei sessi. Piccolo saggio sulla cattiveria di genere'. "Sorprende - protesta il Pd - come su un tema così urgente e drammatico sia stata scelta una personalità che più volte in diversi interventi ha avvalorato tesi delle responsabilità delle donne come causa delle violenze". Ma Amadori si trincera: "Sorrido perché non mi aspettavo tutto questo clamore. E' un libro del 2020 e se uno lo legge arriva a conclusioni esattamente opposte rispetto alle frasi che sono state estrapolate". Nessuna intenzione di dimettersi? "Non ho nessun motivo personale per dimettermi - risponde a LaPresse -. Io sono consigliere per la comunicazione del ministro Valditara, per cosa dovrei dimettermi? Per aver scritto un libro di architetture maschili arcaiche o per aver affermato la banalità che esiste anche l'aggressività femminile? Dopodiché - aggiunge - io sono un soldato, se colui che mi dà i compiti mi ritiene utile bene, se non sono utile torno a fare altro". Per il ministro però il caso non esiste: "Non c'è nessuna consulenza affidata a nessuno. E' un progetto che presento io e che firmo io. Basta polemiche anche un po' squallide". Domani Valditara presenterà il suo piano: "Un progetto che è il frutto di un ascolto ampio. Le tante associazioni ci hanno fatto pervenire molti suggerimenti, molte proposte di modifiche, l'Ordine degli psicologi ci ha fatto anche delle correzioni importanti", spiega. "

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