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Firenze, Schmidt farà cadere l'ultimo fortino rosso? "Cittadino italiano": cosa cambia

Christian Campigli
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Una candidatura (finalmente) di alto spessore. Dopo decenni di scelte decisamente rivedibili. E perdenti. Un intellettuale conosciuto e apprezzato sia in Italia che negli Stati Uniti. Carismatico, determinato e tignoso. Manca solo l'ufficialità, ma in città, nei bar come nelle palestre, sui social come dai parrucchieri tutti sanno che, salvo slavine dell'ultimo momento, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, sarà l'uomo destinato a far cadere l'ultimo fortino rosso, Firenze. Il centrodestra non ha più alcun dubbio: l'intellettuale tedesco è il cavallo vincente per sconfiggere, per la prima volta sulle rive dell'Arno, il Partito Democratico. Il prossimo 28 novembre Schmidt diventerà, a tutti gli effetti, un cittadino italiano.

 

 

Lo storico dell'arte tedesco è infatti sposato da molti anni a Roberta Bartoli, professoressa universitaria cesenate. L'ottenimento della cittadinanza italiana è un passaggio burocratico necessario per potersi candidare. I tre partiti del centrodestra, a microfoni spenti, sono concordi nel sostenere che il direttore degli Uffizi sia il nome giusto. Antifascista, in grado di attrarre investimenti internazionali importanti, tagliente come una lama quando apre bocca, innamorato della città e nemico dichiarato di incuria, degrado e insicurezza. Il profilo perfetto, almeno sulla carta. Non va però dimenticato che vi sono alcuni dettagli ancora da discutere e concordare. Primo tra tutti quello relativo alla campagna elettorale. E a chi la dovrà sostenere, da un punto di vista strettamente economico.

 

 

Andrà poi capito se, come da tradizione, verrà creata una lista civica ad hoc col nome del candidato stesso. I leader dei tre partiti, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia dovranno inoltre confrontarsi col nativo di Friburgo anche sul nome del vicesindaco, che, solitamente, viene scelto dal movimento più votato in cabina elettorale. Senza dimenticare la strategia generale da adottare nei tre mesi che precedono le urne. A sinistra, il nome di Schmidt ha già creato un autentico terrore tra i dem. Che si rifiutano di organizzare le primarie chieste a gran voce da Cecilia Del Re. Il Pd è  conscio che, al (quasi certo) ballottaggio, una grande fetta dell'elettorato di Italia Viva e del suo candidato sindaco, Stefania Saccardi, convoglierà i propri consensi sull'attuale direttore degli Uffizi. “Questa è solo l'ennesima conferma – ci racconta un importante esponente del centrodestra fiorentino – Finalmente abbiamo individuato il Cristiano Ronaldo dei candidati. Lasciarselo sfuggire sarebbe, oggi, un errore imperdonabile”.

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