guerra in medio oriente

Israele, Conte dice basta alla fornitura di armi a Tel Aviv

Parole che sicuramente nei cunicoli dove si nascondono i leader di Hamas saranno state accolte con grande calore. A parlare è il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che in Aula alla Camera durante il question time in replica al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto una presa di posizione contro Israele: “Siamo preoccupatissimi per i rigurgiti di antisemitismo e anche per la crescita dell'islamofobia in tutto l'Occidente. E l'Italia che fa? Forte dei suoi antichi e nobili valori democratici gira la testa dall'altra parte, la mette sotto la sabbia. Ma non lo può fare, se quella sabbia è intrisa di sangue. Servono fatti, abbiate la forza e la determinazione di sospendere, seppur temporaneamente, la fornitura di armi a Israele. Il mio esecutivo lo ha fatto con altri Paesi e altri conflitti. Per questa misura serve solo una cosa, quella che vi manca, il coraggio”.

 

  

 

Poco dopo le parole del leader grillino è stato Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera del M5S, a soffermarsi sul tema della guerra in Medio Oriente: “Nel nostro Question Time alla Camera, e dopo le parole del Presidente Conte che ha chiesto al governo di attivarsi per un cessate il fuoco e per sospendere le forniture di armi ad Israele, il ministro Tajani, evidentemente nervoso, ha replicato parlando dell'impegno del governo Meloni per una 'pausa umanitaria'. Il ministro deve aver fatto confusione, cosa non del tutto legittima visto il suo ruolo. Il M5S non vuole un semplice impegno per una pausa umanitaria, che pure il governo in sede Onu non ha sostenuto, ne vuole uno per il cessate il fuoco. E lo vuole subito. Noi non saremo complici della pavidità di questo esecutivo, che chiude gli occhi davanti alla strage di bambini, donne, anziani e civili di queste settimane. Come ha detto il presidente Conte 'Non nel nostro nome’”. Un’altra posizione ambigua dopo quella tenuta sul conflitto tra Russia e Ucraina.