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Elezione diretta del premier, Meloni sicura: se si va al referendum vince il sì

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L'obiettivo sulla riforma costituzionale per l'elezione diretta del premier è ottenere una maggioranza qualificata, ma se si va al referendum vince il sì. Giorgia Meloni spiega che "è una riforma che abbiamo scritto dopo aver raccolto la sensibilità della stragrande maggioranza degli italiani, aver ascoltato tutte le forze politiche, le associazioni di categoria e le parti sociali. Ora è a disposizione del Parlamento, dove lavoreremo perché possa avere il più ampio consenso possibile e possa raggiungere la maggioranza dei due terzi. Se non riusciremo a ottenere questo obiettivo, la parola passerà agli italiani, che con il referendum valuteranno nel merito la riforma e decideranno se è utile o meno all’Italia", ha detto il presidente del Consiglio ad Affaritaliani. "Io sono convinta che in quel caso la maggioranza degli italiani coglierà l’occasione storica di accompagnare l’Italia nella Terza repubblica e renderla una democrazia matura, più stabile ed efficiente", afferma la premier.

 

L'occasione è il sondaggio realizzato da Lab21.01 per il sito, sul possibile referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni. Il sondaggio rileva che il 57,3% degli italiani è favorevole all’elezione diretta del premier varata dal governo guidato da Giorgia Meloni e che ora inizierà l’iter in Parlamento. Contrario il 42,7% del campione. In caso di referendum il 48,2% del campione dichiara che voterà sì. Voterà no solo il 25,2% mentre il 26,7% degli intervistati si dichiara ancora indeciso. Il 60,1% degli intervistati ritiene molto importante la figura del candidato premier in caso di elezioni diretta. 

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