Amato non molla l'incarico sull'AI: "Mica devo costruire un computer"
Dopo le polemiche sulla sua nomina a capo della Commissione Algoritmi, chiamata a redarre un rapporto sull’intelligenza artificiale e la sua possibile applicazione in rapporto ai mezzi di informazione, Amato risponde agli attacchi ricevuti. In particolare alle voci che raccontavano di un’irritazione da parte del premier Meloni per non essere stata consultata prima dal sottosegretario all’editoria Alberto Barachini.
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«A me risulta che non c’è stata alcuna voce contraria e che la presidente del consiglio era irritata non per la scelta fatta dal sottosegretario competente, ma per il fatto che non gliela avesse tempestivamente comunicata». Poi il presidente emerito della Corte Costituzionale ha aggiunto «trovo poi singolari le polemiche venute dopo: la Commissione è investita del compito di fare un rapporto sul’impatto dell’intelligenza artificiale sui mezzi di informazione, sui giornali e l’editoria non del compito di costruire un cervello elettronico», ha continuato osservando che in questo ultimo caso sarebbe stato bene affidarsi a «persone che non hanno neanche trent’anni».