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Crosetto: la guerra "è un dente che non riusciremo a toglierci". Scenari da brividi

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Il rischio che il teatro di guerra si allarghi è sempre più concreto. L'esercito di Israele ha annunciato che sta aumentando le operazioni dentro la Striscia di Gaza. Intanto questa mattina è arrivata la conferma della morte di Shani Louk, la ragazza 22enne rapita il 7 ottobre da Hamas durante il rave nel deserto. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, che non ha mai nascosto il suo pessimismo, ha rilasciato un'intervista a La Stampa e ha commentato il quadro in Medio Oriente, che è sempre più preoccupante. 

 

 

"Israele sta facendo quello che ha detto da giorni di voler fare. Andranno avanti. Vedremo quali potranno essere le conseguenze politiche. Certo, Israele non è Hamas. E, quindi è la reazione dura di uno Stato democratico e di diritto che vuole colpire i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese": così ha esordito Guido Crosetto, facendo chiarezza sulla strategia del Paese attaccato il 7 ottobre. "A chi in questi giorni mi dice che Israele di questo passo diventa come Hamas, rispondo una cosa molto semplice: se Hamas avesse avuto, in questi anni, il potenziale bellico di Israele, Israele non esisterebbe più e non ci sarebbe più un ebreo, in Palestina. Questa è la differenza fondamentale. Hamas vuole la distruzione totale, in qualunque modo, di Israele e di tutti gli ebrei. È questo il loro scopo", ha quindi continuato il ministro.

 

 

L'invasione di terra di cui tanto si è parlato è iniziata o no? Il ministro della Difesa, dopo aver ammesso che non è facile dirlo con certezza, ha spiegato: "A Gaza non c'è un "quartiere" di Hamas che puoi isolare dal resto dei siti abitati. Hamas ha il controllo totale di tutta la Striscia. E abbiamo capito tutti che coesistono due città: una in superficie, abitata da gente normale e una seconda nascosta nelle viscere delle prime. Gli israeliani non possono raggiungere l'una se non attraverso l'altra. Questo è il dramma". Il timore più grande e l'ipotesi più credibile è che il conflitto non stia evolvendo verso un cessate il fuoco: "Le cose sono andate troppo in là e non è oggi il momento di interlocuzioni tra Israele ed Hamas. Sarà guerra. E dico a tutti, agli italiani, agli europei, che sarà una guerra lunga. Molti pensano solo a come costruire le condizioni per la prossima settimana di vita. Il dente va tolto e si pensa subito ad altro. Invece questo è un dente che non riusciremo a toglierci", ha concluso. 

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