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Intelligenza artificiale: l'Italia sceglie Amato, l'Inghilterra un genio di 38 anni

Edoardo Romagnoli

Democrazia e tecnologia corrono a velocità differenti. La prima, in teoria, dovrebbe camminare lenta, in gruppo, accordandosi con tutti prima di ogni passo, senza lasciare nessuno indietro. La seconda corre, in solitaria, a testa bassa, senza un traguardo, senza guardare il panorama intorno. E così il binomio democrazia e tecnologia è da sempre complicato, soprattutto quando la prima è chiamata a disegnare un quadro normativo per limitare i possibili effetti negativi della seconda. Perché mentre la democrazia studia e cerca di comprendere potenzialità e rischi di una nuova tecnologia, quella continua a correre veloce, senza pausa.

Per questo la nomina di Giuliano Amato, 85 anni, alla guida della Commissione Algoritmi intelligenza artificiale ha lasciato molti interdetti. Non tanto per una questione anagrafica, essere anziani non vuol dire per forza essere ignoranti sulle tecnologie, quanto per la mancanza di esperienza del presidente emerito della Corte costituzionale in materia di intelligenza artificiale.

  

 

 

Soprattutto se guardiamo ai suoi omologhi. In Inghilterra il governo ha nominato Ian Hogarth, 38 anni, laureato a Cambridge in Computer Science con tesi in Machine Learning, con 50 investimenti in startup e a capo di un fondo di investimento da 250 milioni di euro, recentemente è stato inserito nella lista Time delle 100 persone più influenti proprio nel campo dell’intelligenza artificiale.

Gli obiettivi del gruppo creato dal governo d’oltremanica è fare ricerca e trovare soluzioni tecnologiche che possano garantire la sicurezza dei sistemi di intelligenza artificiale. E invece di cosa si occuperà la Commissione Algoritmi italiana? Dovrà produrre una indagine conoscitiva sull’intelligenza artificiale per capire i possibili risvolti, positivi e negativi, per il mondo produttivo in particolare sull’editoria e l’informazione. I membri sono dieci tra professori universitari ed esperti come Francesco Bonchi, direttore della ricerca presso il Centro per l’intelligenza artificiale, Giuseppe De Pietro, direttore dell’istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr e presidente della fondazione Future artificial intelligence research che gestisce il partenariato nazionale sull’intelligenza artificiale e il giornalista Roberto Sommella direttore di Milano Finanza.

La commissione dovrà ascoltare le associazioni coinvolte nel mondo dell’informazione come Fnsi, Odg Nazionale, Fieg, Segreteria nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi il premier Meloni sarebbe stata irritata dalla decisione del sottosegretario all’editoria Alberto Barachini reo di aver nominato Amato senza averla informata. Frizioni rientrate dopo le scuse del sottosegretario: «Mi sono scusato personalmente per il disguido di comunicazione». In questi giorni è stato firmato anche il decreto per la costituzione di un altro comitato di coordinamento che avrà il compito di supportare l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

 

 

Del gruppo, formato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione tecnologica, Alessio Butti faranno parte 13 esperti. Tra di loro il divulgatore Marco Camisani Calzolari, Giuliano Noci, professore di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano, e il teologo esperto di IA Paolo Benanti.

Come detto tutti i Paesi del mondo stanno affrontando il dossier intelligenza artificiale. Negli Stati Uniti hanno lasciato alle grandi aziende tecnologiche la possibilità di aderire volontariamente a una sorta di codice etico. Mentre l’Unione europea ha approvato nel giugno di quest’anno una proposta di legge che impone una serie di limitazioni all’intelligenza artificiale, oltre a degli obblighi di trasparenza per l’intelligenza artificiale generativa che però non entrerà in vigore prima del 2025. La Commissione avrà un ruolo fondamentale quindi, quello di riuscire a normare l’AI per non essere passivi di fronte al futuro ma riuscire a dominarlo.