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Istruzione, il ministro Valditara: più docenti e stipendi più alti

Christian Campigli
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L'educazione, la cultura e lo studio come strumenti di crescita e di coesione. Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito, è intervenuto a Firenze al Festival di Luce. E ha voluto evidenziare il ruolo fondamentale della scuola per l'Italia. “È inaccettabile che ci siano aree svantaggiate e che i giovani abbiano meno opportunità. Un Paese che cresce, cresce nel suo complesso, ma non può crescere se una parte ha un modello di scuola non adeguato. Nasce quindi Agenda Sud per riunire l'Italia a partire dalla scuola. Potenzieremo le risorse per duemila scuole elementari e investiremo risorse particolari con dieci punti di intervento: più docenti, scuole aperte tutto il giorno, più tempo pieno, una formazione specifica agli insegnanti, l'assistenza degli istituti Indire e Invalsi che portino più sporte più laboratori, un fondo ad hoc per azione sociali e psicologiche. La vera sfida in certe aree è portare gli studenti a scuola. Molti insegnanti andavano a prendere gli studenti in maniera generosa e volontaria a casa e questo è generoso ma non è accettabile. E poi il coinvolgimento delle famiglie. È partendo dalla scuola che si vince la mafia. Illuminando quei Paesi con la luce della conoscenza sono convinto che vinceremo anche la criminalità organizzata”.

 

 

Valditara è poi tornato su un suo storico cavallo di battaglia. “Ci sono tante intelligenze nei ragazzi, dalla teoria alla pratica. Dobbiamo valorizzare ogni intelligenza. Da questo punto di vista dobbiamo fare i conti con la realtà. Quando Unioncamere ci dice che molti posti non vengono coperti per mancanza di qualifiche è un crimine verso il sistema produttivo che perde competitività. Da qui la necessità di un percorso di filiera che avrà molti più docenti, che avrà più alternanza scuola lavoro per mettere in collegamento i ragazzi con il mondo del lavoro con un potenziamento delle materie di base. Una visione innovativa dell'istruzione tecnico professionale che deve essere di Serie A”. Infine un annuncio atteso da anni. “La prima cosa che avevo chiesto al Governo era di investire delle risorse sul contratto. La prima cosa che feci quando divenni Ministro fu chiudere una concertazione che durava da anni, con l'aumento più importante degli stipendi. Non è sufficiente, è un primo passo. In questa manovra ci sono cinque miliardi solo per i dipendenti dello Stato, cifra importante, la più importante fin qui stanziata”. 

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