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Firenze, la consigliera dem Bianchi definisce gli italiani "indigeni bianchi"

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La consigliera dem di Firenze Donata Bianchi è stata autrice di un teorema che ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica e della politica: dato che a Firenze circa un sesto della popolazione residente è straniera, anche in consiglio comunale tale proporzione dovrebbe essere rispettata. Secondo Bianchi, per arrivare a questo obiettivo, è necessario estendere il diritto di voto ai 45mila "extracomunitari".  Come riporta Il Giornale, per la consigliera questa "esigenza che è sempre più una urgenza per favorire processi di inclusione e partecipazione", consiste nel "riconoscere il potenziale umano e il contributo allo sviluppo della nostra comunità che può venire da persone che da tempo risiedono nei nostri contesti". 

 

 

"Noi abbiamo dei luoghi dove viviamo, quando prendiamo la tramvia, quando andiamo nelle scuole, negli ospedali, ci rendiamo conto che dei consessi, un po' come questa assise, fatti solo da indigeni bianchi, eccetto la presenza della capogruppo Bundu, non rappresentano più nessuno", ha detto poi Bianchi. L'intervento della consigliera ha attirato l'immediata reazione del capogruppo di Fdi Alessandro Draghi: "I consiglieri comunali sono scelti dagli elettori con le preferenze, ma non in base al colore della pelle. Se fai votare gli extracomunitari non è detto che eleggano altri extracomunitari. E poi a Firenze abbiamo marocchini, iraniani, cinesi, peruviani... Ognuna di queste comunità dovrebbe avere il proprio rappresentante? E come si fa? Mi sembra un'idea alquanto strana", ha affermato. 

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