Medio Oriente, alla manifestazione pro-Hamas anche un ex brigatista
Dopo l'ottava notte di bombardamenti sulla Striscia di Gaza, la guerra che vede contrapposti lo Stato di Israele e Hamas, l'organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, non si arresta. Anzi, Tel Aviv, dopo le carneficine degli avversari, ha detto: "Siamo pronti a un'operazione via terra". Intanto la politica e l'opinione pubblica si spaccano sul tema. In particolar modo, in molte piazze d'Italia, la sinistra estrema si schiera nettamente contro Israele e manifesta a favore della Palestina. E l'Europa ripiomba nell'incubo del terrorismo. Solo ieri in Francia sono scattati due allarmi bomba: uno al Louvre e uno alla reggia di Versailles. È Il Giornale a sottolineare un dettaglio non da poco. Ieri 4mila persone hanno marciato per le vie di Milano esternando "sostegno incondizionato" ad Hamas e definendo Israele "fascista", "terrorista" e "criminale". Tra i manifestanti un volto noto reggeva lo striscione: si tratta di un ex brigatista.
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"Giovani palestinesi, immigrati maghrebini e vecchi militanti comunisti sfilano insieme dalla stazione Centrale fino a via Padova, e il nemico è chiaro: l’israeliano, il sionista. Disumanizzato. I massacri di una settimana fa non sono dimenticati, no. Semmai giustificati, esaltati spesso. Il racconto collettivo non prevede distinzioni: «Siamo qui per dare supporto alla resistenza palestinese»", si legge sull'articolo. Come anticipato, tra i manifestanti anche Francesco Giordano, attivista antisionista che negli ultimi anni ha sposato la causa della contestazione della Brigata ebraica nei cortei del 25 aprile. Ma non è finita. Giordano, che ieri ha sfilato fieramente con uno striscione con su scritto "I boicottatori di Israele", ha fatto parte della "Brigata XXVIII marzo", responsabile dell’omicidio del giornalista Walter Tobagi.